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Nuoto, Benedetta Pilato tra Maturità e Settecolli. Ma ora l’obiettivo sono anche i 100 metri ai Mondiali

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Benedetta Pilato e Roma, la storia si rinnova. L’ultima versione raggiante della diciottenne ranista tarantina risale allo scorso agosto quando, dopo aver vinto il Mondiale a Budapest, seppe ripetersi all’Europeo del Foro Italico e a bordo piscina non smise un attimo di sorridere, magari pensando a chi, in passato, l’aveva criticata o sollecitata per via della sua propensione a gareggiare sui 50 che era la gara che sentiva più sua.

Dieci mesi dopo Benedetta Pilato torna a bordo di quella piscina che l’ha vista protagonista tante volte per provare a ribadire una volta di più di essere un’ottima specialista dei 100 rana, anche nell’anno più difficile. E se, nell’anno più difficile, conquisti un’insperata qualificazione ai Mondiali durante un Campionato Italiano che non hai preparato perfettamente, significa una volta di più che il buono c’è e potrebbe già emergere tra il Sette Colli e il Mondiale di Fukuoka.

L’anno più difficile, per un nuotatore, spesso combacia con l’esame di maturità. Benedetta Pilato non si è mai nascosta: alla scuola ci tiene e spesso ha fatto delle rinunce anche pesanti lato sport per poter restare al pari con gli studi, basti ricordare la Dad a Budapest durante la prima edizione della ISL, o la rinuncia a qualche meeting primaverile per non perdere di vista le lezioni.

La priorità, oggi, dunque, si divide tra l’orale della maturità e i 100 del Sette Colli, nei quali vorrebbe tanto piazzare l’ennesima zampata di una carriera così breve e così sfavillante. Quella che arriva al Sette Colli, almeno stando alle voci, è una Pilato diversa da quella che si presentò a Riccione. Allora aveva dovuto fare i conti con problemi fisici fastidiosi, si era un po’ chiusa in se stessa, aveva palesato una certa tensione, salvo poi stupire tutti come è abituata a fare fin da giovanissima, con un 50 rana di altissimo spessore.

Oggi Benedetta Pilato appare più rilassata: compatibilmente con gli impegni scolastici piuttosto pressanti, ha potuto allenarsi senza grosse difficoltà dal punto di vista atletico, ha potuto lavorare con il suo allenatore Vito D’Onghia e si presenta agguerrita come sempre all’appuntamento del Sette Colli che svelerà quale atleta affiancherà Lisa Angiolini nei 100 rana, sia nella gara individuale, sia come alternativa (o titolare, dipende dal crono) in staffetta.

Cosa aspettarsi da Benedetta Pilato? Sicuramente non tempi da favola, quelli magari sono nel cassetto pronti ad essere sfoderati il prossimo anno, il “suo” anno, quello dei Giochi di Parigi. Di sicuro la grinta di sempre e un po’ più di sicurezza nell’affrontare quel 100 con cui ha trovato il feeling giusto lo scorso anno e che potrebbe riservarle ancora tante soddisfazioni.

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