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Nuoto, Matteo Restivo: “Il 2022 è stato un anno particolare. A volte ti vengono dei dubbi”

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Matteo Restivo, primatista italiano nei 200 metri dorso, è intervenuto a Swim2u, appuntamento settimanale condotto da Aglaia Pezzato ed Enrico Spada su Sport2U, web tv di OA Sport: dopo il quinto posto nella specialità agli Europei 2022 e la vittoria agli Assoluti Primaverili con 1’56″96, l’azzurro ha analizzato le gare e raccontato quanto accaduto.

Sulla vittoria agli ultimi Campionati Italiani: “Sono rimasto molto molto contento del tempo. Io non ho fatto mistero dei miei dubbi relativi alla mia condizione, nel senso che la stagione precedente mi aveva lasciato un po’ di amaro in bocca perché dalla stagione di Tokyo ho sempre dovuto rincorrere la qualifica, alle Olimpiadi mi sono qualificato al Settecolli, agli Europei mi sono qualificato ai Campionati Italiani di Ostia e, soprattutto, nella stagione degli Europei, quindi la scorsa stagione, non sono riuscito a fare meno di 1’57″0“.

Entrando nei particolari: “La cosa un po’ mi ha toccato, perché dal 2017, salvo la stagione del Covid, in cui comunque avevo nuotato 1’56”, perché l’avevo nuotato a dicembre, al 2021 avevo sempre nuotato 1’56”, ed avevo una discreta consapevolezza di poterlo nuotare quando debitamente preparato e scarico, invece la stagione 2022 non è andata proprio così e quindi necessariamente sono venuti fuori un po’ di dubbi relativi ad un po’ di problemi che ho alle spalle e quindi questa stagione è partita con un po’ meno condizione del solito“.

Sulla finale degli Europei 2022 di Roma: “Come ho detto più volte se fossi arrivato quinto ma facendo 1’56″9 sarei stato il più felice della piscina sicuramente, perché alla fine i piazzamenti o comunque le qualifiche dipendono sicuramente da se stessi ma anche chiaramente dai propri avversari e da tante cose. Il tempo è una cosa su cui alla fine uno ci ragiona e poi tira una linea, quindi io ragiono tanto su me stesso. Il 2022 è stato un anno particolare“.

Anche in questo caso arriva l’analisi più dettagliata: “Alla fine con il mio personale comunque non avrei vinto la medaglia, sarei arrivato quarto, diciamoci la verità, perché comunque il podio era leggermente più lontano del mio record italiano. Chiaramente sono arrivato ad una gara del genere con una preparazione diversa da sempre, perché ho scaricato per gli Italiani, ho scaricato per i Giochi del Mediterraneo, ho scaricato per i Campionati Assoluti, ho scaricato per gli Europei, quindi io che sono abituato ad avere questi alti e bassi dovuti a carichi di lavoro che io soffro, ma che sono comunque molto intensi e molto voluminosi, avere questa preparazione frammentaria per inseguire la qualifica agli Europei non mi ha permesso di arrivare al 100% facendo uno dei due acuti“.

Battuta finale sul piazzamento continentale: “E’ stato un miracolo, non lo nascondo, fare 1’57″3, perché non avevo più banane, come si suole dire, ma l’atmosfera era magica, veramente incredibile, quindi quello è veramente frutto del pubblico e di tutta Italia che spingeva, perché l’ho sentita e ho sentito meno fatica del solito, di quanto non faccia regolarmente, quindi è chiaro che tutto questo apre una pagina di rimorso, perché se mi fossi qualificato e se fossi arrivato in quell’occasione in forma, tirato a puntino, come magari ero a questi Campionati Italiani Assoluti, magari chissà, avrei potuto fare meno“.

L’INTERVISTA VIDEO A MATTEO RESTIVO

Foto: LaPresse

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