Calcio

Osimhen-gol, poi il Cholito. Samp al tappeto. E la festa del Napoli è completa

Pubblicato

il

Festa doveva essere e festa è stata. Il Napoli di Luciano Spalletti batte la Sampdoria al Maradona e chiude con una vittoria la stagione del terzo scudetto. Decisivo, neanche a dirlo, Victor Osimhen. Che si guadagna e trasforma un calcio di rigore a metà ripresa mandando ko il fanalino di coda blucerchiato, da tempo in Serie B e ormai concentrato solo sul suo futuro. Con i nuovi proprietari Radrizzani e Manfredi chiamati a risollevare le sorti di un club che merita tutt’altri scenari. Finisce 2-0, con Simeone che arrotonda nel finale. Il Napoli tocca quota 90, a pochi punti dal record di Maurizio Sarri. La Samp retrocede con 19 punti e tre sole vittorie. Una debacle.

Al triplice fischio il popolo azzurro ha potuto esplodere ed esternare la propria gioia. Come del resto sta facendo da cinque giornate a questa parte. Ora, però, c’è da guardare avanti. Al futuro. Al Napoli che verrà. Perché Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli l’anno prossimo non ci saranno. Il primo ha già lasciato, adducendo motivi di sopravvenuta stanchezza – ma alla fine è più probabile che si tratti di uno strappo, fatale, con Aurelio De Laurentiis -. Il secondo vuole la Juve a tutti i costi. O quanto meno così sembra. Se così sarà i partenopei vivranno una vera e propria rivoluzione. Anche se con lo scudetto in tasca.

Osimhen segna, il Maradona urla

Visto il folto dietro le quinte, la sfida del Maradona passa un po’ in secondo piano. La Samp la gioca con il coltello tra i denti, senza regalare nulla. E questo le fa onore. Così come il Napoli, sceso in campo coi migliori interpreti possibili, con Ostigard al posto dello squalificato Kim. Il gioco rimane a lungo nelle mani degli azzurri, troppo più forti dell’avversario di turno. Ma il gol non arriva. Almeno nel primo tempo. Anzi, l’occasione migliore capita al campano Quagliarella, che però incorna a lato su invito di Gabbiadini.

Stesso copione nella ripresa. Il Napoli comanda, la Samp si difende. Al 5′ Amione salva su Kvara, poi Meret si supera sul neo entrato Malagrida. Al 19′, però, gli azzurri passano. Osimhen va giù stretto da due difensori in area e dal dischetto non sbaglia. Uno a zero e gara indirizzata. Sugli splati continua la festa, cominciata già prima del fischio d’inizio. Spalletti concede anche la standing ovation al nigeriano, che alla mezzora cede il posto a Simeone. Nemmeno 10′ e, servito da Raspadori, il Cholito trova il raddoppio, come spesso ha fatto in questa stagione quando chiamato in causa. I cori per l’uscita dal campo di Quagliarella, sostituito a 3′ dalla fine dal giovane Ivanovic, sono da brivido. E chiudono come meglio non si può la stagione da sogno del Napoli campione d’Italia.

IL TABELLINO DI NAPOLI-SAMPDORIA 2-0

NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui, Anguissa (35′ st Demme), Lobotka, Zielinski (22′ st Raspadori), Elmas (22′ st Gaetano), Osimhen (30′ st Simeone), Kvaratskhelia. All.: Spalletti

SAMPDORIA (4-4-2): Turk; Zanoli, Gunter (1′ st Malagrida), Amione, Murru; Leris, Rincon (42′ st Segovia), Paoletti, Augello; Gabbiadini (45′ st Ntanda), Quagliarella (42′ st Ivanovic). All.: Stankovic

RETI: 19′ st Osimhen su rigore (N), 40′ st Simeone (N)

AMMONITI: Murru (S)

Foto: Lapresse

Exit mobile version