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Perché hanno vietato il numero 88 in Italia? I motivi della decisione e i calciatori interessati

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Toma Basic e Mario Pasalic sono stati gli ultimi due giocatori di Serie A ad indossare la maglia numero 88.

I due croati, che hanno disputato l’ultima stagione con le maglie rispettivamente di Lazio e Atalanta, non potranno scegliere lo stesso numero per il prossimo campionato.

Il divieto di indossare l’88, infatti, arriva direttamente dal Ministero dell’Interno ed è una scelta volta a combattere l’uso di simboli che possano richiamare il nazismo.

Il numero 88, infatti, viene utilizzato nei gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto “Heil Hitler” dato che l’h è l’ottava lettera dell’alfabeto.

A riprova di questo, anche la maglia della Lazio indossata sugli spalti durante l’ultimo derby contro la Roma contrassegnata dal numero 88 e la scritta “Hitlerson”.

Il primo caso a far discutere risale invece alla stagione 2000/01, quando Gianluigi Buffon, all’epoca al Parma, fu costretto a cambiare numero passando al 77.

Basic e Pasalic sono solo gli ultimi giocatori ad aver indossato l’88, scelto nel corso dei vari campionati anche da altri calciatori come Hernanes all’inter, Borriello alla Roma nel 2013/14.

L’intervento del Governo, sin ogni caso, non vuole limitarsi a questo, ma vengono previste anche “le modalità con le quali, al verificarsi di cori, atti ed espressioni di stampo antisemita, dovrà essere immediatamente disposta l’interruzione delle competizioni calcistiche“.

Foto: LaPresse

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