Calcio
Perché il Lecco rischia l’esclusione dalla Serie B? Cos’è successo dopo la promozione conquistata sul campo. E la possibile sostituta…
Lecco escluso, Brescia ripescato. L’esito più scontato è quasi realtà. Dopo aver ritrovato la Serie B a distanza di 50 anni dall’ultima volta, la società lombarda rischia seriamente di perderla. Il condizionale è ancora d’obbligo ma col passare dei minuti l’esclusione pare sempre più probabile. Anche se la società rimane fiduciosa. Tutto ruota intorno alla questione stadio: il Rigamonti-Ceppi, infatti, non è adeguato agli standard della Lega di Serie B e il Lecco non ha trovato in tempo utile una nuova “casa” temporanea per le gare interne. Il motivo è questo.
A dire il vero l’ultimo tentativo del presidente Paolo Di Nunno, fatto per l’Euganeo di Padova, sarebbe andato in porto. Ma l’ok del questore è arrivato fuori tempo massimo. La pec è partita questa mattina ma doveva essere inviata entro ieri sera. E non sono previste deroghe. A meno di ulteriori sorprese verrà ripescato il Brescia, retrocesso nello spareggio col Cosenza. Il Lecco ovviamente darà battaglia. Il club del presidente Di Nunno farà sicuramente ricorso in caso di esclusione puntando sul merito sportivo e sui tempi dei playoff di Serie C, iniziati con dieci giorni di ritardo e conclusisi solo domenica sera con la vittoria sul Foggia.
In 48 ore non è stato possibile trovare una soluzione che desse modo al club di trovare un impianto temporaneo così da iniziare i lavori di adeguamento del Rigamonti-Ceppi e renderlo a norma rispetto ai criteri imposti dalla Lega di Serie B. Lavori che costerebbero circa 7mila euro e che porterebbero lo stadio di Lecco ad avere una capienza di 5.500 posti a sedere numerati, nuovi servizi igienici e l’ampliamento degli attuali spogliatoi. Insomma, la buona volontà da parte del Lecco c’è. Bisognerà capire come la pensa la Lega.
Questo fulmine a ciel sereno, se confermato, premierà il Brescia. Il club di Massimo Cellino verrebbe infatti ripescato per completare l’organico del secondo campionato nazionale professionistico. Ma c’è un altro club che rischia di non riuscire a iscriversi alla Serie B: la Reggina. Il club calabrese, dopo avere saldato tutte le pendenze economiche arretrate – stipendi più versamenti fiscali e previdenziali -, attende l’ok dalla Covisoc. Che però potrebbe anche non arrivare. Solo le verifiche degli organi competenti determineranno se l’iscrizione è valida o meno. E se non lo fosse, dopo il Brescia, potrebbe esultare anche il Perugia, che verrebbe a sua volta ripescato dopo la retrocessione in Serie C.
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