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Perché l’Italia può qualificarsi ai quarti degli Europei Under 21 anche perdendo con la Norvegia? Il regolamento complicato e il pari merito

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L’Italia si prepara per il match di mercoledì sera contro la Norvegia (ore 20.45 alla Cluj Arena), ultimo impegno del Girone D dei Campionati Europei Under 21 edizione 2023. Gli Azzurrini, reduci dall’importante, quanto soffertissimo successo contro la Svizzera (passando da 3-0 a 3-2) ora possono guardare al prosieguo del torneo con maggiore serenità, ma non certo tranquillità assoluta.

L’ultima giornata del raggruppamento (che vede anche la Francia impegnata) deciderà le sorti delle squadre. Si capirà quali saranno le due compagini che avanzeranno al turno successivo e chi rimarrà con il cerino in mano. Anche i transalpini, al momento a quota 6 punti con due vittorie in altrettanti uscite, non possono ancora definirsi qualificati. Tutto, quindi, sarà di nuovo messo in palio nei 90 minuti conclusivi.

Gli Azzurrini allenati dal CT Paolo Nicolato hanno ampie chance di gestire con le proprie mani il loro destino. Vincere contro gli scandinavi aumenterebbe esponenzialmente le possibilità di raggiungere i quarti di finale, perfino con il primo posto del gruppo. Ma, come stiamo per vedere, anche un nuovo successo non garantirebbe serenità a Tonali e compagni. L’Italia, infatti, potrebbe essere estromessa dall’Europeo in caso di vittoria sulla Norvegia ma concomitante successo “da pallottoliere” della Svizzera sulla Francia. Con un 3-2, 4-3, 5-4 o 6-5, infatti, passerebbero elvetici e Bleus.

Europei U21, possibile ‘biscotto’ tra Svizzera-Francia? Un risultato condannerebbe l’Italia

Ma, dall’altro canto, c’è una eventualità davvero peculiare. La nostra formazione, infatti, potrebbe avanzare alla fase ad eliminazione diretta anche in caso di ko contro la Norvegia. In questo caso, infatti, per sperare nella qualificazione la Svizzera dovrebbe perdere contro la Francia. La classifica vedrebbe tre squadre a quota 3 punti e tutto sarebbe deciso dalla “classifica avulsa” con la differenza reti che diventerebbe l’unica discriminante.

L’Italia, quindi, se perdesse con al massimo un gol di scarto (ma segnando almeno una rete) sarebbe quantomeno alla pari in questa statistica con i rosso-crociati, e passerebbe grazie al vantaggio nello scontro diretto. In poche parole, saranno 90 minuti finali di fuoco, da vivere sul campo, con l’orecchio teso alla radiolina, e soprattutto con la calcolatrice per valutare ogni possibile scenario.

Foto: Lapresse

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