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Roland Garros 2023, Lorenzo Musetti: “Spero di cavalcare l’onda contro Alcaraz”

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Lorenzo Musetti prosegue nel proprio cammino convincente in questa edizione 2023 del Roland Garros. Il toscano, dopo aver annichilito nel secondo round il russo Alexander Shevchenko, si è sbarazzato con classe e concretezza del britannico Cameron Norrie (n.13 del mondo) e sul suo cammino, negli ottavi di finale, ci sarà ad attenderlo il n.1 del ranking, Carlos Alcaraz, che ha nettamente sconfitto il canadese Denis Shapovalov.

Musetti ha la convinzione di vivere un buon momento, dopo un inizio di 2023 molto complicato. “Sicuramente le mie ultime due prestazioni qui a Parigi sono state molto buone e posso considerale le migliori dell’annata. Importante aver confermato questo alto livello oggi contro Norrie, nel percorso che sto compiendo“, ha dichiarato il carrarino in inglese.

Lorenzo si è poi soffermato sul processo di maturazione che sta avendo, ricordando che già due anni fa raggiunse gli ottavi di finale del Roland Garros, venendo sconfitto al quinto set da Novak Djokovic: “Si credo di essere maturato, sento di essere pronto e ben preparato per affrontare un torneo del Grande Slam come questo. Un evento di questo genere è diverso da tutti gli altri e sicuramente l’esperienza è un aiuto molto importante per la propria crescita, essendo io ancora un ragazzo giovane. Rispetto al passato, sto trovando le mie soluzioni con maggior continuità e nella partita di oggi credo di aver espresso un ottimo tennis con costanza. Magari, ho fatto un po’ di fatica nella terza frazione, quando Norrie ha cercato di scuotersi, ma io poi sono riuscito a chiuderla“.

Non poteva mancare la domanda su Alcaraz, ricordando il precedente della Finale dell’anno scorso dell’ATP500 di Amburgo, vinta da Musetti: “L’ho battuto l’anno scorso e lui è uno stimolo per noi della nuova generazione ad accrescere il nostro livello. Quella partita era stata importante per la fiducia che mi aveva dato. Ovviamente, il contesto è completamente diverso e non è paragonabile”.

Il toscano ha poi risposto alla curiosità su come si sentirebbe se dovesse affrontare nuovamente Djokovic, a due anni di distanza dalla loro sfida a Parigi:Mi sento diverso rispetto a due anni fa, avendo maturato più esperienze, positive e negative, che mi hanno fatto capire determinate cose e questo processo prosegue. Quindi, sicuramente sarei più preparato nel giocare contro Nole, ma questo non significa che ci vinco facilmente. Mi sento di poter gestire meglio le cose attorno a me mentre gioco“.

Nelle interviste in italiano, Musetti ha chiaro il concetto di impostare la partita più su se stesso: “Preparo il match pensando alle caratteristiche dell’avversario e alle mie e l’obiettivo è quello di costringerlo a fare quello che io voglio. Di conseguenza, il target è di quello di non guardare troppo lui, ma di imporsi in campo e obbligarlo a subire la mia iniziativa“.

A chiusura, Vanni Gibertini (Ubitennis) ha chiesto una valutazione sull’ottima condizione con cui si è presentato a Parigi e se questa sia frutto di un percorso prestabilito: “Non saprei sinceramente, posso solo dire che uscire da un periodo buio mi ha arricchito come persone e tennista. Mi ha fatto bene, evidentemente, aver fatto due/tre mesi male, essendo stato poi bravo a farmi trovare pronto in questo Slam, grazie al tanto lavoro che stiamo facendo in allenamento. A questo punto, spero di cavalcare l’onda“.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it

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