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Roland Garros 2023, Holger Rune: “Non mi sono accorto subito del doppio rimbalzo e l’arbitro ha chiamato il punteggio”

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Holger Rune

Una vittoria alla Holger Rune. Il danese (n.6 del mondo) è riuscito a spuntarla al super tie-break negli ottavi di finale del Roland Garros. Rune ha piegato la strenua resistenza dell’argentino Francisco Cerundolo, che ha cercato in tutti i modi di imporsi, pagando però in termini di lucidità nei punti importanti rispetto al suo avversario. Un successo che conferma le qualità del classe 2003 in situazioni critiche.

Un risultato che va a cancellare i risultati negativi a livello Slam che lo avevano riguardato in passato, nelle sfide decise al quinto set. Si pensa, ad esempio, alla sconfitta incredibile contro il russo Andrey Rublev di quest’anno agli Australian Open: “È un elemento importante cancellato dalla lista di cose da fare, le partite tre su cinque sono molto diverse da quelle che si giocano nel circuito, sono molto più dure fisicamente, bisogna saper gestire le energie, l’esperienza è fondamentale. È stata molto dura la sconfitta patita contro Rublev in Australia, ho provato a fare qualcosa di diverso rispetto a quella volta, mi sono imposto di pensare e di comportarmi in maniera diversa da quella partita, per vedere se riuscivo a cambiare il risultato“, ha raccontato il danese (Credit: Vanni Gibertini (Ubitennis)).

Un successo alla Rune, si diceva, anche per quello che è accaduto nel corso del match. A inizio terzo set, quando si era sullo score di 2-1 in favore del danese e 40-40 (servizio Cerundolo), il giudice di sedia Kader Nouni è diventato protagonista per un errore davvero clamoroso. Il danese, in recupero, ha colpito chiaramente la palla dopo il secondo rimbalzo. Incredibilmente, Nouni non si è reso conto di quanto accaduto nella metà campo del classe 2003, prendendo un’altra decisione, ovvero punire l’argentino per interferenza (punto disturbato), attribuendo il quindici al suo avversario. Questa situazione ha creato polemiche sia legate al regolamento che alla presunta scorrettezza del danese che, sul doppio rimbalzo della pallina, non ha fatto nulla per far notare all’arbitro la svista.

Nel momento in cui stavo colpendo la palla non mi sono reso conto che era doppio rimbalzo, ma quando ho rivisto il colpo poco dopo sullo schermo gigante ho visto che la palla aveva effettivamente rimbalzato due volte. Ma il punto era già finito, l’arbitro aveva già chiamato il punteggio. Mi dispiace molto per quello che è successo, sono riuscito a ottenere il break in quel game, ma poi lui me l’ha restituito qualche gioco più tardi“, le giustificazioni del n.6 del mondo.

Una sfida, dunque, molto dura in cui il 20enne ha chiesto l’intervento del medico per avere dei sali minerali, a causa della stanchezza. Nei quarti di finale lo attende il norvegese Casper Ruud, contro il quale aveva già giocato l’anno scorso a Parigi, sempre nei quarti, venendo sconfitto. Una rivincita, da questo punto di vista, Rune ha avuto modo di prendersela nelle semifinali di quest’anno a Roma: “L’anno scorso fu una bella partita. Il secondo e il terzo set furono molto equilibrati. Quel torneo lo scorso anno fu uno dei suoi migliori, ma quest’anno sono riuscito a batterlo per la prima volta. Credo sarà una partita molto difficile, speriamo con meno episodi controversi. Speriamo solo che sia una bella partita, con una buona atmosfera, magari una sessione serale per renderla ancora più speciale“.

A completamento della conferenza stampa, Rune ha ribadito il suo obiettivo: “Voglio diventare n.1 del mondo, ma la strada è ancora molto lunga. Per essere n. 1 del mondo bisogna vincere tornei dello Slam, cosa che non ho ancora fatto, anche se qui ho la possibilità di riuscirci. Ora però gli avversari diventano sempre più forti, il livello è sempre più alto e devo migliorare ancora molto per ottenere quello che voglio ottenere. Devo trovare un’altra spinta dentro di me e continuare a credere di potercela fare“.

Foto: LaPresse

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