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Roland Garros 2023, perché Daniel Altmaier può essere un avversario ostico per Jannik Sinner. E quel precedente…

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Jannik Sinner

In molti, guardando il tabellone di Jannik Sinner al Roland Garros, hanno cerchiato quello che si sarebbe potuto verificare, e si è in effetti verificato, a livello di secondo turno. L’altoatesino, infatti, ritrova Daniel Altmaier: il tedesco non ha dovuto fare troppa fatica con una versione davvero opaca dello svizzero Marc-Andrea Huesler, che a livello ATP quest’anno ha vinto sei sole partite.

Il ricordo corre inevitabilmente all’estate 2022, e a un primo turno degli US Open che si rivelò inaspettatamente complicato per il numero 1 d’Italia. Un confronto stranissimo, quello, con Jannik che perse il primo set per 7-5, con un vento che faticava a controllare. Secondo e terzo parziale andarono via facili, 6-2 6-1, ma venne il quarto. E con esso anche un passaggio a vuoto dell’italiano, che finì per cedere per 6-3. Nel quinto set, quattro palle break per cominciare, tutte annullate e poi crollo definitivo di fronte a colui che, poi, è andato a un nulla dal rendere una notte di New York ancora più azzurra.

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Oggi la situazione è diversa. Rispetto ad allora, Sinner non ha più sequele di problemi fisici a tormentarlo: è l’anno più tranquillo della sua carriera ed è sempre più all’interno di match che poi vengono ricordati, da una parte o dall’altra. Non per caso, i favori del pronostico sono tutti dalla sua parte, e anche di molto, visto anche l’esordio senza neanche l’ombra di un problema contro il francese Alexandre Muller. La condizione, si è visto, c’è, e lo status di Jannik è dato dal fatto che i campi scelti per lui sono quelli più importanti, lo Chatrier prima, il Lenglen poi.

Rimane pur vero che Altmaier proprio al Roland Garros ha colto il suo miglior risultato, gli ottavi di finale del 2020. Al terzo turno batté una delle versioni più spente di sempre di Matteo Berrettini, che da allora sparì letteralmente dalla circolazione per tornare solo a Parigi-Bercy, prima del 2021 che lo avrebbe fatto tornare grande. Oggi il nativo di Kempen, piccola città tra Renania e Vestfalia, non è certamente a quelle altezze. Eppure anche per lui la condizione c’è; ha messo in difficoltà Frances Tiafoe al Foro Italico e, a Madrid, seppur in condizioni diverse da quelle parigine (e non di poco), è riuscito a sfruttare un corridoio favorevole per spingersi fino ai quarti di finale. Il numero 79 del ranking ATP ha un’arma importante, ed è il servizio, che quando funziona può certamente fare male, come anche con il dritto. Dove però Jannik potrà colpire sarà soprattutto sul rovescio. E potrebbero decidersi lì tante cose.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it

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