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Roland Garros 2023, Stefano Semeraro: “Sonego è maturato, al tennis italiano manca solo l’acuto”

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Lorenzo Sonego

Il Roland Garros sta entrando nel vivo, con la prima settimana che volge lentamente alla conclusione. A fare un piccolo quadro dei primi giorni del torneo parigino è intervenuto nella trasmissione TennisMania Stefano Semeraro, direttore de Il Tennis Italiano. Insieme al conduttore Dario Puppo hanno analizzato le prestazioni, sinora molto positive, dei tennisti azzurri.

Iniziamo parlando di Lorenzo Sonego. Come l’hai visto in questi giorni?

“Ho visto un giocatore maturo. Un giocatore cosciente dei propri mezzi che alla fine forse sta raggiungendo un nuovo stadio della carriera in quale sa quanto vale e cosa può fare. Sa che sulla terra se la può giocare spesso, perché è un giocatore di grinta che su questa superficie si esprime al meglio. L’ho visto sereno nei momenti clou, capace di giocatore con aggressività e che si fida del suo angolo. Mi ha fatto molto piacere, è una soddisfazione”.

Nel match con Humbert ha dimostrato grande maturità anche nei momenti più difficili.

“Nel terzo set c’è stata sicuramente più partita, ma proprio in quei momenti Sonego ha dimostrato carattere. Non sempre si può vincere comodamente, a volte le cose si ingarbugliano e bisogna trovare il bandolo. Ci saranno in futuro partite più difficili e vedremo cosa accadrà. Però è importante aver trovato questo equilibrio, mi è sembrato un giocatore centrato, un coach non può chiedere di meglio”.

Grande inizio di Roland Garros anche per Fabio Fognini. Come ti è sembrato?

Anche lui mi sembra, finalmente, centrato e consapevole. Anche a lui piacerebbe sicuramente fare un ultimo grande risultato e penso che se lo meriti. Quest’anno il torneo mi sembra molto fluido e dunque potrebbe essere possibile riuscirci qui a Parigi. Non ci sono risultati già scritti e Fabio sulla terra ha un talento ed una storia importanti. C’è anche quel famoso quarto non giocato da vendicare. E poi arriva Flavia Pennetta che deve giocare il torneo delle leggende, spero questo lo aiuti”.

Fognini è, insieme a Musetti, nella parte alta di tabellone che, al netto di Alcaraz, sembra piuttosto aperta.

“Sì, è molto interessante. Questo conferma come il torneo possa essere abbastanza aperto, almeno per quello che abbiamo visto per ora. Ci sono stati tanti match al quinto, ventuno solo nel primo turno, credo sia un record. Il tennis su tre set e quello su cinque sono due sport diversi e questo lo dimostra. Secondo me questo è il tennis vero, che tira fuori tutte le qualità che servono per vincere una partita. Roma ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca come italiani, speriamo di poterci rifare”.

In generale dunque che ne pensi di questo inizio di Roland Garros degli italiani?

Diciamo che manca solo il famoso ‘acuto’. Però il livello medio è assolutamente molto buono e ci soddisfa. Anche nel tifo siamo diventati quelli che fanno notizia con i “Carota Boys” per Jannik Sinner. Una volta gli italiani a Parigi erano specialisti nel teatro e nell’opera, magari ora lo diventeremo anche nel tennis”.

VIDEO INTERVISTA STEFANO SEMERARO 

Foto: LaPresse

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