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Roland Garros 2023, Stefanos Tsitsipas: “Preso pillole di melatonina per il sonno, mi sentivo uno schifo”

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Stefanos Tsitsipas

Cinque sconfitte in altrettanti incontri. E’ questo il risultato del Court Philippe Chatrier di Parigi che pesa non poco sulla testa di Stefanos Tsitsipas. Il greco (n.5 del mondo) ha dovuto incassare il quinto ko consecutivi dal n.1 del mondo, Carlos Alcaraz, che per larghi tratti della partita ha espresso un livello di gioco di un altro pianeta rispetto all’ellenico. Solo nella parte finale del terzo set, grazie anche un calo di concentrazione dell’iberico, Tsitsipas è riuscito a riemergere, ma alla fine Alcaraz si è imposto con il punteggio di 6-2 6-1 7-6 (5).

Non c’è da stupirsi che Stefanos, in conferenza stampa, di voglia di parlare ne avesse proprio poca: “Non ho molte cose da dire, lui ha giocare alla grande. Sicuramente, una cosa che cercherò di evitare in futuro sarà quella di prendere pillole di melatonina per il sonno prima delle partite perché chiaramente non sembra funzionare“, ha rivelato il greco.

Entrando più nel dettaglio, Tsitsipas fa riferimento al fatto di aver giocato spesso sul tardi e quindi non nella condizione ideale per il recupero: “Il sonno è una cosa importante e avevo commesso lo stesso errore in passato, prima di giocare contro Djokovic a Parigi-Bercy, e l’effetto in campo è stato lo stesso. Non voglio certo togliere meriti a Carlos, lui ha giocato in maniera grandiosa. Sono dispiaciuto per le sensazioni che avevo“.

Alla domanda sul tennis e sul piacere di giocare anche in partite così complesse, il greco ha risposto: “Un quesito profondo…Il tennis significa molto per me, ma chiaramente quello che è accaduto nei primi due set, soprattutto, non è stato molto divertente dal mio punto di vista. Mi sentivo completamente spento, un po’ come se stessi dormendo in campo. Vorrei solo che non accadesse più, era un vero schifo“.

Parlando poi della semifinale tra Alcaraz e Djokovic, il parere è chiaro: “Uno ha una grande esperienza e vuole avere il pieno controllo del gioco, cercando precisione nei propri colpi; l’altro colpisce fortissimo e si muove come Speedy Gonzalez. Non sono bravo nel fare i pronostici, che vinca il migliore“.

Foto: LaPresse

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