Senza categoria

Roland Garros 2023: Swiatek-Gauff rivincita della finale 2022, Jabeur e Haddad Maia per la storia

Pubblicato

il

Si completa oggi il novero dei quarti di finale femminili al Roland Garros. Di nuovo è stato deciso dall’organizzazione di rendere i due confronti odierni quelli di apertura del programma, facendoli arrivare prima dei corrispettivi maschili. Una decisione che, a conti fatti, rimane da comprendere nelle sue varie nature.

Ad iniziare sul Court Philippe Chatrier è la sfida tra la brasiliana Beatriz Haddad Maia e la tunisina Ons Jabeur. Al di là di tutto il trascorso delle due giocatrici, qui c’è in ballo un pezzo di storia. La nativa di San Paolo, che fino ad ora aveva al massimo raggiunto il secondo turno negli Slam, stavolta cerca di arrivare davvero tanto in alto. Va ricordato, per rendere l’idea, che tra le donne una finale non viene raggiunta dal 1964, quando Maria Ester Bueno, leggenda del Paese da sette Slam vinti, non riuscì a impadronirsi del rosso di Parigi in quell’unica occasione che la vide in finale, battuta da Margaret Court. Anche per questo il seguito di tifosi è particolarmente caloroso. Attenzione, però: una vittoria oggi le darebbe comunque un obiettivo centrato, cioè quello della top ten.

Dal canto suo, invece, Jabeur sta riscattando alla grande l’immensa delusione che le toccò un anno fa, quando uscì al primo turno. Per lei un solo set perso, al terzo turno con la serba Olga Danilovic, e nel complesso una fiducia che sembra quella dei giorni migliori. Di base, è favorita in quella che è, a conti fatti, la superficie che fino ad ora, nel 2023, non le aveva lanciato segnali definibili propriamente come positivi. I precedenti vicini e lontani le sono farevoli (2-0): conta in particolare il quarto sul rosso indoor di Stoccarda, vinto con un perentorio 6-3 6-0. Sarebbe chiaramente la prima del suo Paese in semifinale.

Roland Garros 2023, Karolina Muchova sconfigge Pavlyuchenkova e vola in semifinale

L’altro confronto odierno è la rivincita della finale del 2022. Iga Swiatek contro Coco Gauff. La polacca, in particolare, deve difendere il proprio status di numero 1 del mondo. Se perdesse adesso, infatti, lo passerebbe di mano ad Aryna Sabalenka, che già si trova in semifinale. Un’altra vittoria, invece, continuerebbe a definire il duello per la leadership WTA; l’impressione è di una totale rotta di collisione, anche vista la forma di colei che domina il rosso dal 2020.

A sfavore dell’americana, però, c’è tutto: superficie, grandissima difficoltà nell’interpretare il matchup a livello tecnico con la sua avversaria e, soprattutto, un dato di precedenti che non lascia spazio a interpretazioni: 6-0 complessivo, un solo tie-break raggiunto e poi due 6-0, due 6-1, un 6-2, cinque 6-3 e un 6-4. Sotto queste premesse, appare davvero complicato che il pronostico originale venga ribaltato, tanto più che la leader mondiale ha messo insieme quattro 6-0 e, negli ottavi, nemmeno è stata in campo tanto a causa del ritiro dopo sei game dell’ucraina Lesia Tsurenko.

Foto: LaPresse

Exit mobile version