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Roland Garros, Semeraro: “Ruud non ha ancora vinto un set con Djokovic, ma sta accumulando finali”

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Casper Ruud

Il Roland Garros giunge verso la conclusione: ieri si è chiuso il tabellone femminile con la vittoria sofferta di Iga Swiatek ai danni di una grande Karolina Muchova, mentre oggi sarà la volta della finale tra Novak Djokovic e Casper Ruud. Nella consueta rubrica Tennismania, che va in onda su Sport2u, la web TV di OA Sport, Dario Puppo ne ha parlato con Stefano Semeraro, direttore dello storico mensile “Il Tennis Italiano”.

Una finale femminile che è stata particolarmente intensa e combattuta: “La grande impresa della Muchova è stata quella di regalarci una finale lottata che non era assolutamente scontata alla vigilia. Si pensava a una passeggiata della Swiatek, era avanti 6-2 3-0, Muchova era un po’ tesa visto che era alla prima finale. Poi la partita è cambiata per merito suo e ha dimostrato che ad altissimi livelli è possibile portare un altro tipo di tennis e andare vicinissima a battere la numero uno del mondo. I polacchi in tribuna sono passati dal sudore alle lacrime, se la sono vista brutta. A un certo punto la polacca era inviperita, si è rivolta duramente al suo angolo perché la sua avversaria l’ha messa in difficoltà. Ha avuto un passaggio a vuoto sul più bello, è stata messa alle strette da Muchova con smorzate, discese a rete… E’ stata una finale che non ci aspettavamo e quindi probabilmente ancora più bella perché inaspettata. La ceca ha avuto una carriera ancora molto bloccata dagli infortuni, come Zverev l’anno scorso, anche lei se n’era andata in sedia a rotelle per un problema alla caviglia. Speriamo non sprofondi nell’anonimato come in parte successo alla Krejcikova dopo il successo di due anni fa“.

Swiatek che è sempre più il riferimento soprattutto al Roland Garros, Slam nel quale ha conquistato il terzo titolo nelle ultime quattro edizioni. Un tennis femminile che ha mostrato una crescita nel finale di queste due settimane, a partire da questa partita spettacolare: “La nuova regina di Parigi è lei, ma è probabilmente il riferimento anche al di fuori del Roland Garros. C’è Sabalenka che può competere ai livelli di Swiatek, anche se ancora non c’è una rivalità, ma un abbozzo di rivalità. Speriamo si possa inserire anche Karolina Muchova proprio perché ha un tennis piacevole. Vederla premiata dalla Evert mentre scorrevano le immagini delle sue finali con Navratilova ricorda la tradizione del tennis femminile. In parallelo al tennis maschile sarebbe bello recuperare queste finali e tornare ad avere un livello così alto e ne avrebbe bisogno il tennis per pianificare sempre più il suo futuro che prevede un’unificazione tra le due parti. Se avessimo giocatrici in grado di regalarci partite così divertenti e così belle sarebbe tutto di guadagnato, quindi personalmente faccio il tifo per Karolina“.

Muchova che può essere di ispirazione per tutte le altre giocatrici, avendo dimostrato di potersela giocare alla pari con Swiatek in una finale Major: “Ci vuole coraggio e forza mentale per fare quel gioco, non aver paura di eseguire delle scelte audaci. E’ venuta spesso a rete, esponendosi anche a dei passanti e alla fase difensiva perfetta della polacca. Con questo coraggio ha messo della sabbia nell’ingranaggio che sembra perfetto di Swiatek. E’ riuscita a girare la partita anche mentalmente, proprio perché la polacca non era così in controllo del match come all’inizio. Muchova era convinta di averla girata la partita, mentalmente ha avuto una gran forza perché la partita sembrava chiusa. Poteva arrendersi e accontentarsi dell’ottimo torneo che aveva fatto, voleva vincere ed è andata vicinissima. Al di là di Swiatek, è lei il grande personaggio di questo Slam. La vera sfida a questo punto per la ceca è la continuità: riuscirsi a mantenersi ad alto livello a lungo è decisamente più difficile“.

Infine, la chiusura in vista della finale maschile tra Djokovic e Ruud, parlando anche di Zverev, sconfitto in semifinale dal norvegese: “E’ dispiaciuto per il tedesco che ha un piccolo problema alla coscia, serviva anche più piano la prima rispetto al solito. Sembrava troppo unilaterale la partita di ieri (l’altro ieri, ndr). Anche Zverev mi sembra un giocatore recuperato a buoni livelli. Ruud è tornato ad essere quello che era l’anno scorso di questi tempi, quindi vediamo in finale, anche se con Djokovic su quattro match non è ancora riuscito a vincere un set. Il norvegese sta cominciando ad accumulare finali, vediamo se arriverà il salto, poi dovrà difendere il primato del numero degli Slam del suo amico Nadal con cui si allena all’accademia di Manacor, ma sarà molto dura“.

IL VIDEO COMPLETO DI TENNIS MANIA

Foto: Lapresse

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