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Rugby, Kieran Crowley: “Bisogna far crescere i giovani”

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Kieran Crowley

Mancano poco più di tre mesi all’inizio della Rugby World Cup 2023, ma il ct azzurro già pensa oltre l’immediato. In un’intervista online Kieran Crowley ha dunque parlato non solo dei Mondiali alle porte, ma più in generale del movimento ovale italiano, a partire dai giovani.

“In questo momento una delle sfide più grosse per noi è riuscire a continuare a sviluppare i giovani talenti che hanno fatto tanto bene nelle ultime stagioni a livello under 20. Abbiamo due franchigie, Benetton e Zebre, a cui sono stati aggregati i giocatori migliori. Si devono ambientare al livello, devono avere minuti di gioco a disposizione, ma non sempre riescono ad ottenerli” ha detto Crowley.

“Farò solo un esempio: Riccardo Genovese, pilone uscito dalla Nazionale U20 ed aggregato alle Zebre, uno dei migliori dello scorso Sei Nazioni di categoria e delle Summer Series a livello assoluto. Da allora sapete quante partite ha giocato? Non certo un sacco, perché sono stati messi in campo altri giocatori. Si è sempre allenato con loro, ma non ha avuto molte opportunità” ha continuato il ct azzurro.

“Personalmente non vedo problemi nel fatto che magari, in un prossimo futuro, le franchigie selezionino un gruppo di 33 giocatori ciascuna per giocare la partita nel fine settimana e rilascino tutti gli altri non utilizzati alle squadre di Top10. Sarebbe un modo per dare minuti a tutti i giocatori. La mia sensazione è che siamo fortunati ad avere un gruppo giovane in Nazionale, ma dobbiamo continuare ad aggiungere giocatori, ed in questo momento mi sembra che stiamo ostacolando la crescita di qualcuno di loro” ha concluso Kieran Crowley.

Foto: Federico Proietti/DPPI – LPS

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