Calcio

Spalletti: “Lascio perché ho amato e ho dato tutto”

Ultima conferenza stampa da allenatore del Napoli per Luciano Spalletti, che vuole ringraziare tutti e spiegare meglio il suo addio.

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Luciano Spalletti (@ LaPresse)

Ultima conferenza stampa da allenatore del Napoli, almeno per il futuro prossimo, per Luciano Spalletti, che vuole iniziare con un grazie generale, in cui include i calciatori, la città, i tifosi, i bambini, lo staff, i dirigenti, i dipendenti del club, il presidente.

E proprio sull’abbraccio al presidente, tiene però a sottolineare: “C’è un’aria di o me o lui e io non voglio che ci sia questa divisione. Nessuno dei due deve annullare l’altro, abbiamo lavorato benissimo tutti insieme. Il senso dell’abbraccio era quello: volevo giocare anche un po’ cancellando queste insidie che si sentono nell’aria”.

Non si parla tanto della partita contro la Sampdoria, della quale dice che vuole far giocare la squadra titolare per dargli ancora una volta il palcoscenico della festa, ma di quello che è successo in questa incredibile stagione. Sulla città infatti Spalletti dice: “Napoli non va immaginata, è molto di più dell’immaginazione. Napoli va vissuta e allora ci si rende conto di quello che è. Probabilmente sono sempre stato un po’ napoletano, avevo bisogno di questi due anni per diventarlo del tutto”.

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Ovviamente c’è il futuro che adesso bisogna guardare, cercando di non voltarsi indietro. “La cosa più difficile da superare è lasciare il gruppo”, dice il tecnico del Napoli. “Il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione che ho preso. In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l’amore che sento che mi fa accettare la scelta”.

Infine parole che cercano anche di chiarire bene i modi dell’addio: “In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro”, ha tenuto a precisare l’allenatore toscano. “Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione”.

Ma pensando a quello sarebbe potuto ancora essere e non sarà più, termina in questo modo: “Probabilmente mi faccio male da solo? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto”.

Foto: LaPresse

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