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Taekwondo, Dennis Baretta: “Il Gp di Roma e l’oro di Cracovia mi hanno fatto svoltare. Punto a Los Angeles 2028”

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La consapevolezza di Dennis Baretta. Dopo i quarti di finale ottenuti al Grand Prix di Roma dell’inizio del mese di giugno e l’oro vinto qualche giorno fa ai Giochi Europei di Cracovia, il talento del taekwondo italiano – classe 2004 – è pronto a sbocciare definitivamente.

Intervistato da OA Sport, il giovane azzurro, protagonista nelle categorie di peso -63 kg e -68 kg, ha parlato di ciò che è successo negli ultimi trenta giorni proiettandosi anche sul futuro e su un sogno chiamato Los Angeles 2028. 

Dennis, a Cracovia, durante i Giochi Europei è arrivato un oro che stavi cercando. Come ti senti?
“Sono molto felice di aver conquistato l’oro agli European Games. E’ una gara importante con una vetrina altrettanto importante. Con lavoro, determinazione e il supporto della federazione e dello staff tecnico guidato da Claudio Nolano, sono riuscito ad arrivare a questo traguardo”.

Al Grand Prix di Roma sei andato vicino a fare podio in una categoria, quella dei -68 kg, che non è la tua, ma è quella olimpica, come stai prendendo le misure?
“A Roma sono stato fermato, nel mio cammino, dal forte greco Konstantinos Chamalidis, nei quarti di finale. La mia categoria ideale di peso è quella dei -63 kg, ma posso dirvi che, rispetto alla -68 kg, non sento tanta differenza. Piano piano infatti stiamo svolgendo dei lavori di adattamento e completamento pensando al prossimo ciclo olimpico, quello che porterà verso il 2028”.

Sul tatami stai mostrando un taekwondo sempre più moderno ed evoluto. Quali sono gli elementi tecnici e psicologici su cui stai puntando?
“Il clic, se così possiamo definirlo, è stato soprattutto mentale. Dopo il Grand Prix di Roma ho capito che dovevo cambiare qualcosa per arrivare a competere ai massimi livelli, anche contro avversari che provano a metterti in difficoltà in qualsiasi modo dal primo secondo di ogni match. E’ stata fatta della strada per arrivare all’obiettivo, ma bisognerà continuare a lavorare così sotto tutti i punti di vista”.

Questo mese di giugno può essere il trampolino ideale per il prossimo quadriennio, che deve essere quello di riferimento per te?
“Direi di si. Si è rivelato un mese importante. Davanti a me ora avrò una settimana di stop dall’attività agonistica, ma poi sarà tempo di rimettersi in marcia per gli allenamenti di preparazione verso la seconda parte della stagione. Grazie alla vittoria ai Giochi Europei, sono riuscito a entrare nei migliori 32 del ranking mondiale relativo alla categoria dei -68 kg: ciò vuol dire che potrò partecipare ai Grand Prix di fine anno (Parigi, Taiyuan e poi eventualmente Manchester, ndr) insieme al resto della nazionale italiana”. 

Foto: FITA

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