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Taekwondo, Mondiali 2023: con Alessio e Dell’Aquila l’Italia può solo crescere

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I Campionati Mondiali 2023 di taekwondo, rassegna andata in scena lo scorso settimana alla Crystal Hall di Baku, sono andati in archivio lasciando parecchi spunti interessanti in chiave Italia. La Nazionale azzurra si è infatti ben comportata sul tatami azero, affidandosi chiaramente alle due stelle Simone Alessio e Vito Dell’Aquila ma dimostrando di stare svolgendo un buon lavoro anche con il resto della squadra.

Il cammino di Vito, reduce dalla frattura alla costola, si è fermato ai quarti di finale dopo aver alzato bandiera bianca accusando un infortunio alla mano destra, chiudendo comunque una rassegna condotta in modo brillante fino a quel momento. L’evento svoltosi in Azerbaijan dunque non ha fatto che confermare il grande stato di forza di Dell’Aquila che, già con il pass olimpico in cassaforte, è proiettato con la testa e con il cuore ai prossimi appuntamenti, tenendo chiaramente sempre ben in mente Parigi 2024.

L’oro incredibile di Simone Alessio è stato invece un vero e proprio riscatto dopo la prestazione opaca realizzata in Messico sei mesi fa. Una gara incredibile quella del nostro alfiere, che ha avuto la meglio in tutti i round usando la testa e trovando in ogni situazione difficile il momento perfetto per colpire. La fotografia della sua vittoria probabilmente quell’urlo disumano lanciato dopo aver battuto il sudcoreano Campione Mondiale in carica Park Woo-hyeok, uno sfogo di rabbia e adrenalina che lo ha condotto fino alla vittoria. Era assolutamente in giornata l’azzurro, con la mente concentrata soltanto sul tatami. Ed è proprio quella marcia psicologica in più che gli ha consentito di arginare in Finale anche Carl Alan Nickolas, un combattente che negli scontri precedenti aveva messo a ferro e fuoco la Crystal Hall grazie a una fisicità possente e una forza nel calcio di alto profilo.

Da due giganti come Dell’Aquila ed Alessio, ovvero gli unici due azzurri ad aver vinto una medaglia d’oro iridata nella storia del taekwondo italiano, il resto della truppa non può davvero fare altro che imparare, con i primi frutti che stanno pian piano stanno venendo fuori. A sfiorare la semifinale, oltre a Vito, ci sono stati infatti anche altri tre atleti, stiamo parlando di Natalia D’Angelo, che nella categoria -67 kg è stata eliminata ai quarti da Mari Nilsen, di Maristella Smiraglia (-73 kg) che ha ha perso con Rebecca McGowan) oltre che di Teodoro Del Vecchio che nei -54 kg ha dovuto cedere il passo a Hugo Arillo Vazquez.

A questi poi si aggiungono altri tre italiani che hanno concluso il loro cammino agli ottavi come Roberto Botta (fermato da un in infortunio), Dennis Baretta e Cristina Gaspa. Segnali significativi per un’Italia che è volenterosa di crescere e che può permettersi di sfruttare proprio la potenza concentrica e contagiosa dei dei suoi pilastri per poter brillare ancora di più. Da sempre, competitività chiama competitività. Servirà come sempre pazienza, costanza e la consapevolezza di potercela fare. Il futuro può essere radioso.

Foto: Live Photo Sport

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