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Tennis, Carlos Alcaraz: “Più difficile per me battere Djokovic sull’erba, vi dico cosa è accaduto a Parigi…”

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Carlos Alcaraz - Novak Djokovic

Carlos Alcaraz è pronto per una nuova sfida. Dopo aver dovuto accettare la sconfitta nella semifinale del Roland Garros 2023 per mano di Novak Djokovic, per il problema dei crampi, il funambolico spagnolo si prepara per il torneo di Wimbledon, che prenderà il via sull’erba di Church Road a Londra dal 3 luglio.

Per essere pronto ai Championships, Carlitos disputerà il torneo del Queen’s, torneo nel quale era iscritto anche Matteo Berrettini, in qualità di campione in carica. Il romano, però, ha rinunciato evidentemente per una condizione fisica non sufficientemente adeguata, considerata anche la brutta prestazione a Stoccarda. Niente Berrettini, mentre Alcaraz ci sarà, nonostante qualche problema al polso, di cui si era parlato in Spagna, dopo la partita contro Djokovic.

In conferenza stampa, l’iberico ha chiarito alcuni aspetti importanti. Il primo legato al suo gioco e al proprio adattamento all’erba: “Non ho potuto allenarmi a casa perché in Spagna non abbiamo campi in erba nel mio Paese. Devo adattarmi alla superficie, ma sono in generale molto contento degli allenamenti che ho fatto finora qui. Non è semplici muoversi, perché le insidie non mancano. Probabilmente è più comodo andare a rete e giocare sempre in maniera aggressiva, è più comodo e devo dire che mi piace“, ha affermato Alcaraz.

Sul confronto possibile con Djokovic in vista di Wimbledon, il 20enne spagnolo è stato molto onesto: “Io penso sempre di puntare a vincere il torneo, ovunque io giochi. Djokovic è, insieme a Roger Federer, uno dei migliori interpreti su questa superficie e quindi sarà molto difficile. Non sto dicendo che non ho chance, ma sicuramente che sull’erba ho meno possibilità“.

A conclusione, Alcaraz ha voluto mettere un punto alla sfida di Parigi: “Qualcuno ha parlato di un mio infortunio, ma la verità è che a Parigi ho avuto semplicemente crampi, nulla di più. Sono in una buona condizione fisica, e due giorni dopo la semifinale stavo benissimo. Rispetto al passato quest’anno ho avuto qualche contrattempo di troppo, ma fisicamente stiamo facendo tutti un ottimo lavoro“.

Foto: LaPresse

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