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Tennis, Iga Swiatek giunge alla “fatidica soglia”. Può entrare in un territorio proibito a qualsiasi donna da quasi un decennio?

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Iga Swiatek

Sabato 10 giugno, Iga Swiatek ha vinto per la terza volta il Roland Garros, piegando l’inattesa e feroce resistenza di Karolina Muchova. Una prova di forza, quella espressa dalla polacca, capace di trionfare in tre degli ultimi cinque Slam giocati. La ventiduenne di Raszyn, prepotentemente emersa nell’anomalo major parigino autunnale 2020, ha quindi aggiunto la quarta tacca sulla propria racchetta. Proprio qui casca l’asino, perché adesso comincia la vera sfida.

Osservando con attenzione l’andamento del tennis femminile contemporaneo, ci si renderà conto di un dato di fatto relativamente sconvolgente. Se dovesse essere posto il quesito “chi è stata l’ultima giocatrice a raggiungere la pietra miliare di 5 Slam vinti”, che risposta si darebbe di getto? Nessuna, perché bisognerebbe fermarsi un attimo a pensarci. Dopodiché, facendo mente locale (o googleando, per i più pigri), si giungerebbe al nome di Maria Sharapova.

Ebbene sì, è la russa cresciuta in Florida l’ultima ad aver inanellato 5 affermazioni Major. La siberiana ha toccato tale quota al Roland Garros del 2014, dunque ben nove anni orsono e all’età di 27 primavere. Prima di Sharapova chi sono state le altre ad arrivare ad almeno 5 Slam? Andando a ritroso nel tempo troviamo Justine Henin (Roland Garros 2006), Venus Williams (Wimbledon 2005), Serena Williams (Australian Open 2003). Dopdoché, si sconfina nel XX secolo!

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In una logica ad ampio respiro, a 4 ci sono arrivate in tante, già spingersi a 5 non è affatto banale, soprattutto di questi tempi. Sharapova, Henin, le sorelle Williams sono tutte giocatrici appartenenti a un’altra generazione. Dopo di essa, sul tennis femminile è calata una notte illuminata da estemporanee meteore. Chi aveva la potenzialità per diventare una stella, o si è fatta divorare da demoni interiori (Naomi Osaka) o ha preferito vivere una vita “normale” (Ashleigh Barty).

Ora è Swiatek a essere arrivata alla fatidica soglia. La polacca è ancora giovane, ha appena compiuto 22 anni, e sembra avere tutti i crismi per proseguire sul sentiero tracciato negli ultimi dodici mesi. Riuscirà a fare quel “passo in più” per entrare in un territorio nel quale nessuna si addentra da quasi un decennio? La risposta l’avremo nelle prossime settimane, per non dire mesi (digerire l’erba londinese, per lei, non è facile).

Però una cosa è certa. Questo sarà il nuovo tema d’interesse legato a un tennis femminile sempre meno attraente (non è un caso che al Roland Garros sia stata riservata alle donne una sola sessione serale su undici), essendo ormai privo di vere stelle dopo l’addio di Serena e di MaSha. Questa perpetua notte di San Lorenzo, illuminata da bolidi più o meno luminosi, proseguirà ulteriormente, oppure Swiatek si formerà appieno, diventando un vero astro?

Foto: La Presse

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