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Tennis, Monaco: “Berrettini ha qualche distrazione, non siamo preti…Sinner è in calo, ma sul cemento…”

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Fare il punto della situazione prima di Wimbledon. Nella settimana che ci separa dall’inizio dei Championships, le considerazioni sono molte: da un lato le critiche che talvolta vanno oltre nei confronti dei tennisti italiani, rei di non confermare le attese; da un altro un Carlos Alcaraz che, nonostante le pochissime partite disputate sull’erba nella sua storia agonistica, è andato a vincere un torneo prestigioso come il Queen’s.

Riscontri che possono far pensare in vista dell’inizio degli incontri sui prati di Church Road. Di questo e di altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, in onda su Sport2U (in collaborazione con OA Sport), condotta da Dario Puppo (telecronista di Eurosport) e con ospite Guido Monaco, voce tecnica di Eurosport.

JANNIK SINNER E I SUOI PROBLEMINI FISICI – L’analisi è iniziata su Jannik Sinner e i suoi problemi fisici, puntualizzando sul fatto che le doverose critiche non debbano mai andare oltre un certo limite, parlando di un giocatore nella cerchia dei primi otto del mondo attualmente. Monaco si è espresso in questi termini: “Dal canto nostro, non possiamo fare altro che dare dei messaggi all’insegna del buonsenso. Entrando nello specifico, ci sono alcuni aspetti che riguardano Jannik. Da quando è sotto la gestione della coppia Cahill-Vagnozzi, il “problemino” fisico ha una gestione molto precauzionale, per non creare danni peggiori. Condivisibile? Non possiamo saperlo con esattezza. L’infortunio all’inguine, per una scivolata sull’erba, è uno di quelli più comuni. Chiaramente, c’è Wimbledon alle porte, credo sia stato giusto aver agito così. Tuttavia, in altre circostanze si può anche buttare il cuore oltre l’ostacolo e il fatto che ci siano dei ritiri preventivi può far storcere il naso all’appassionato o al tifoso, ma bisogna essere nello staff per comprendere determinate cose“.

CALO DI FORMA DI SINNER E OBIETTIVI MENO AMBIZIOSI – Al di là dei problemi fisici, la tendenza negli ultimi due mesi è quella di un giocatore a cui la palla va meno e di conseguenza il suo tennis, non così vario, finisce per diventare più prevedibile. Il commentatore tecnico di Eurosport ha sottolineato: “Ha perso quella leggerezza quando è entrato nel circuito e ci può anche stare, ricordando quella Finale alle Next Gen del 2019 quando prese a pallate Alex de Minaur. C’è stata la fase del 2021 dove aveva problemi con il dritto che step by step ha un po’ risolto e poi il cambio di allenatore, dove ha cercato e sta cercando di mettere dentro più cose nel proprio bagaglio tecnico. Un processo che però può avere delle controindicazioni perché si rischia di disperdere quelli che sono gli aspetti con cui Jannik fa la differenza. Ovviamente, parliamo di una fase di una stagione perché quando è uscito dal Sunshine Double esprimeva un tennis da top-3 e anche noi pensavamo che avesse grandi possibilità in ogni torneo a cui prendesse parte. Per questo, in vista di Wimbledon, a mio parere si devono abbassare un po’ le aspettative, immaginando che tornerà a giocare meglio nel corso dell’anno, magari sul cemento che è la sua superficie preferita. Per i Championships ci sono due grandi favoriti, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, gli altri sono molto distanti, ivi compreso Sinner. Del resto, non c’è bisogno di fare troppe interpretazioni, basta guardare quanto è accaduto e anche ascoltare le sue dichiarazioni: Jannik sta vivendo un calo“.

LORENZO MUSETTI E I MIGLIORAMENTI SULL’ERBA – Per un Sinner che scende, c’è un Lorenzo Musetti che sale, come testimoniato dalla propria ascesa in classifica mondiale: “Lorenzo è ripartito da Montecarlo e da quel momento ha disputato anche dei match brillanti, come a Parigi. Sull’erba ha vinto le partite che doveva vincere ed è stato anche parecchio ingenuo contro Rune: aveva iniziato benissimo (4-1), il danese ha chiamato il Medical Time Out e lui c’è cascato con tutte le scarpe. Ha giocato alla pari contro un tennista che ha dimostrato di esprimere un gioco convincente anche sull’erba, seppur probabilmente non ai livelli che ha espresso sulla terra e sul cemento. Per cui, dal mio punto di vista, i riscontri sono positivi. Le critiche su Musetti? Il problema è che, a differenza di Berrettini che è quasi spuntato dal nulla, lui e anche Sinner sono stati descritti come dei predestinati e ad arrivare in top-10. Jannik ci è già riuscito, Musetti non c’è così lontano. Tuttavia, sappiamo benissimo che il target che vogliamo sia altro e quindi si parla con grande facilità di delusione, senza però considerare quello che già di buono sia il toscano che l’altoatesino hanno fatto, in relazione anche la storia più o meno recente del tennis italiano. Tornando a Lorenzo, sono comunque sollevato dal suo rilancio, ha mantenuto un ranking importante, poteva battere Rune al Queen’s, ci ha perso, ma è tennis…Andiamo avanti, senza però pensare che a Wimbledon possa fare risultati da semifinale, Finale ecc.. “.

IL PUNTO SU BERRETTINI – In questi ultimi giorni ci si è chiesto cosa farà Matteo Berrettini, uscito dal campo in lacrime a Stoccarda e ritiratosi dal Queen’s. Non mancano i dubbi sulla sua presenza a Wimbledon. Secondo il parere di Monaco, la situazione è questa: “Non è facile parlare di Berrettini, magari giocare a Wimbledon è anche un modo per mettersi alle spalle tutto quello che è stato, cercando di rimanere aggrappato al circuito. In questo momento è giù di testa e le motivazioni sono molte, tra cui anche qualche distrazione, non siamo preti…E’ un atleta in grandissima difficoltà“.

LA CHIUSURA SU ALCARAZ – A conclusione della puntata, il focus su Alcaraz e sulla sua eccellente vittoria al Queen’s: “Non sono sorpreso dall’adattamento di Alcaraz sull’erba, visto che questa superficie può esaltare alcune sue caratteristiche. Nonostante quanto accaduto l’anno scorso, sul grass è chiaramente più performante di Sinner e può rivaleggiare con Djokovic a Wimbledon. Parliamo di un extraterrestre, che appartiene a quel gruppo di giocatori speciali e i suoi limiti sono ancora lontani“.

VIDEO INTERVISTA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse

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