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United Rugby Championship: Zebre Parma, aspettando le vittorie cambia il logo

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Se il pensiero è rivolto a costruire una squadra competitiva, che riesca a ottenere quelle vittorie che nella scorsa stagione non sono arrivate, in casa Zebre si lavora anche sull’immagine. E se quella sportiva è in crisi ormai da anni, ecco che la franchigia federale si è rifatta l’abito delle grandi occasioni presentando il nuovo logo.

Cambiano le Zebre e se è (al momento) confermata la città, i colori sociali e il progetto di radicamento nel territorio parmense, le Zebre attuano un cambio d’immagine che, partendo dal rifacimento del disegno dell’animale simbolo, mira a promuovere un diverso messaggio, una nuova mentalità e una rinnovata percezione. Il profilo della Zebra, da laterale che era, diventa ora frontale, aggressivo e sfidante, con occhi dritti puntati sull’osservatore.

Il progetto porta la firma dell’illustratore e art director Francesco Poroli e si lega anche alla nuova partnership tecnica con Canterbury per puntare a un’accattivante linea di merchandising. Che, poi, ci riesca è qualcosa che vedremo nei prossimi mesi, nei quali le Zebre dovranno fare quel salto di qualità troppo a lungo atteso, sia in campo sia fuori, diventando un marchio finalmente spendibile.

“Il restyling del logo e dell’immagine delle Zebre nasce da un’esigenza molto chiara, quella di essere all’altezza di un torneo che non richiede solo prestazioni sportive ma anche una crescente attenzione ai dettagli della comunicazione e del marketing puro. URC si pone l’obiettivo di diventare l’NBA del rugby e la qualità dei protagonisti di questo cambiamento, la professionalità dei manager che questo torneo attrae è in continua evoluzione e crescita. Per il nuovo logo ci siamo ispirati proprio alle leghe professionistiche americane e al loro tratto, abbiamo chiesto mesi fa a Francesco Poroli (uno dei migliori art director italiani) di ripensare l’immagine del Club seguendo tre grandi linee guida: quella cromatica, quella del rinnovamento (che segue il ringiovanimento della squadra) e quella di un diverso impatto ‘emotivo’ dell’immagine, più aggressiva e meno criptica” le parole dell’Amministratore Unico delle Zebre Parma Michele Dalai.

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