Calcio
VIDEO Italia-Corea del Sud 2-1, Mondiali Under20: highlights e sintesi. Pafundi entra e decide su punizione
L’Italia si è qualificata per la Finale dei Mondiali di calcio Under20, superando per 2-1 la Corea del Sud allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ di La Plata (Argentina). Domenica 11 giugno, alle 23.00, affronterà l’Uruguay nella sfida che metterà in palio il titolo. Una bella rivincita per una nazione che ha vissuto dal divano le ultime due edizioni iridate ‘senior’, nonché un segnale di come i nostri giovani siano più che validi: peccato che tanti di loro siano ignorati (senza una valida ragione) dai club di casa nostra, così irresistibilmente attratti dai rinforzi stranieri (non necessariamente a buon mercato).
Mai prima di questa edizione la selezione tricolore era approdata all’ultimo atto di un Mondiale Under20. Si tratta di un passo avanti dopo che nel 2017 e nel 2019 la compagine del Bel Paese si era fermata in semifinale. Proprio nel 2017 Italia e Uruguay si ritrovarono di fronte nel match che metteva in palio la medaglia di bronzo: si imposero gli azzurrini ai rigori. Questa volta la posta in palio sarà ben differente.
La semifinale contro la Corea del Sud si è rivelata incerta e combattuta. E dire che si era messa in discesa quando al 14′ Casadei, imbeccato da un assist di Turicchia, aveva pennellato un piatto destro dal limite che era andato ad infilarsi all’angolino sinistro alto. Un intervento scomposto di Zanotti, tuttavia, concedeva un penalty agli asiatici, che dopo appena 9 minuti pareggiavano i conti con Lee Seung-Won, glaciale dal dischetto.
In avvio di ripresa erano i portieri a fare la voce grossa: prima un miracolo sulla linea di Lee sul colpo di testa a botta sicura di Giovane, poi Desplanches si rendeva provvidenziale respingendo la pericolosissima conclusione ravvicinata di Lee Seung-Won. Con il passare dei minuti i ragazzi di Nunziata iniziavano a denotare importanti segnali di stanchezza, mentre gli asiatici erano più brillanti fisicamente.
All’82’ la mossa tattica che si rivelava risolutiva: esce Baldanzi, entra Pafundi. Un vero e proprio asso nella manica. L’Italia si guadagnava un calcio di punizione dal limite 4 minuti dopo, che proprio il gioiellino classe 2006 andava a calciare con un delizioso sinistro a giro che si infilava all’incrocio dei pali. Una magia da campione. Nel finale a nulla valevano gli assalti disperati dei coreani, con il fischio finale che arrivava dopo quasi 7 minuti di recupero.
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