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Volley, Davide Mazzanti: “Arrabbiato con il challenge, le chiamate si vedevano in tv. L’urlo Insieme…”

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Davide Mazzanti

L’Italia ha sconfitto il Canada per 3-2 (22-25; 25-23; 25-14; 24-26; 15-10) e ha così conquistato la sesta vittoria nella Nations League 2023 di volley femminile. Le Campionesse d’Europa sono scese in campo a Bangkok (Thailandia) con l’obbligo di imporsi in questo autentico testa a testa, fondamentale in ottica qualificazione alle Final Eight del prestigioso torneo internazionale. Nel quarto set le azzurre hanno subito alcune decisioni arbitrale clamorose, ma sono poi riuscite a imporsi al tie-break.

Il CT Davide Mazzanti ha analizzato la prestazione attraverso i canali federali: “Abbiamo ottenuto una vittoria importantissima, anche se forse avremmo potuto risparmiarci un set e dal punto di vista delle energie sarebbe stato molto importante. Oggi sono molto in difficoltà e non so cosa dire perché mi sono davvero arrabbiato tanto per quanto avvenuto con il challenge che non ha visto due chiamate che si vedevano in tv. Chiamate peraltro dalle stesse canadesi al proprio allenatore. Poi sulla terza addirittura l’arbitro ha dovuto, su nostro invito, rivederlo sul monitor al replay visto che il challenge non aveva visto un tocco abbastanza netto. In quel momento abbiamo perso la pazienza e sprecato quel finale di set. Poi le ragazze sono state brave a non perdere il filo portando a casa il tie-break“.

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Il Commissario Tecnico ha proseguito:La partita è stata strana, ci abbiamo impiegato tanto a prendere ritmo e a mantenerlo e abbiamo speso più energie per recuperarlo che per mantenerlo. Credo che il nostro urlo che ci accompagna da Lanciano “INSIEME” significa condivisione che oggi si è tradotto con una squadra che grazie all’energia di tutte ha portato a casa questa partita. Ripeto, mi spiace solo aver sprecato più energie di quello che dovevamo ma sono felicissimo per la vittoria. Ci giochiamo tutto nei prossimi due giorni, dovremo essere bravi a non concedere spazio agli avversari. Sarà una questione di approccio e di gestione delle energie che dopo 27 giorni di ritiro diventano importanti. Adesso dobbiamo dare tutto, non dare spazio a niente e concentrarci su quello che stiamo vivendo”.

Foto: Lapresse

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