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Volley femminile, VNL 2023. Le “maratonete” azzurre si avvicinano alla final eight con le quattro vittorie di Hong Kong

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Italia volley femminile

L’Italia è andata oltre ogni più rosea aspettativa a Hong Kong. Sono bastate un paio di settimane di lavoro, un paio di aggiustamenti e le azzurre sono andate a fare l’en plein di successi a Hong Kong, riscattando una prima settimana leggermente al di sotto delle aspettative della vigilia. Un’Italia concreta, magari non sempre bellissima ma dotata di carattere e tecnica, che ha rispedito al mittente dubbi e critiche scaturiti dopo la prima settimana di partita ad Antalya.

Se i successi con Bulgaria, Repubblica Dominicana e Olanda erano in qualche modo attesi e dunque hanno fatto un po’ storcere il naso per qualche black out, quella ottenuta domenica con la Cina era totalmente inaspettata ed ha reso la settimana asiatica molto più positiva di quanto ci si potesse aspettare. Ora mancano quattro partite alla fine dell’avventura di qualificazione e presumibilmente potrebbero bastare i successi con Croazia e Canada, squadre sicuramente alla portata delle azzurre, per farle entrare nella final eight, contando che contro il Brasile e il Giappone il compito per le italiane proibitivo in questo momento.

Mazzanti torna da Hong Kong con qualche buona notizia. La prima, su tutte, è la vena ritrovata di una giocatrice importante come la capitana Myriam Sylla che, risolti i problemi fisici, è tornata sui suoi livelli più elevati e sia sabato che domenica ha contribuito alle vittorie con Olanda e Cina in modo attivo, con tanti punti in attacco ma non solo, anche con tanto prezioso lavoro oscuro e dunque torna ad essere punto fermo della Nazionale.

Sylvia Nwakalor ha giocato tre buone partite, mettendo a terra palloni pesanti, anche se non sempre con la giusta continuità: andrà verificato il suo infortunio, nella speranza che bastino dieci giorni per rimetterla in carreggiata. Loveth Omoruyi è andata in crescendo e Francesca Bosio è l’alzatrice che può dare garanzie come alternativa ad Alessia Orro. Le centrali Danesi, Mazzaro e Squarcini il loro compito lo hanno svolto nella maniera giusta ed efficace, Parrocchiale è un libero di qualità e non si scopre certo oggi. Mancava la ciliegina sulla torta e la partita con la Cina ha aggiunto quel tocco che può fare la differenza in sede di bilancio.

Il problema potrebbe essere rappresentato nell’immediato dalla sostituzione di Nwakalor, qualora ce ne fosse bisogno. Egonu ha comunicato che non giocherà la VNL, Antropova è ancora ferma ai box, anche se dovrebbe mancare poco al suo definitivo cambio di nazionalità. Quella potrebbe essere la soluzione ideale ma dipende dai tempi della burocrazia, oppure Mazzanti cercherà una soluzione, interna o esterna, che possa essere funzionale alla seconda trasferta asiatica.

Foto Fivb

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