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Arrampicata sportiva, buona Italia nello speed, difficoltà nel tecnico
Si è conclusa ieri la tre giorni di Coppa del Mondo di arrampicata sportiva in quel di Chamonix (Francia). Prestazioni alterne che sono arrivate da parte degli azzurri dopo dei discreti Giochi Europei: nella velocità soprattutto al maschile il Bel Paese ha mostrato la sua competitività, d’altro canto manca ancora qualcosa per quanto riguarda il lead.
Lo speed sarà una specialità olimpica a parte e fino a Parigi 2024 indubbiamente possono continuare a crescere Matteo Zurloni e Ludovico Fossali. Il 26enne trentino si è piazzato sesto nella tappa transalpina, ottenendo così il miglior risultato della stagione: lo scorso anno si piazzò sesto nella classifica generale di specialità con qualche modo sul finire della stagione. Questo bel piazzamento può dargli fiducia in vista dei Mondiali. Zurloni ha concluso invece dodicesimo e sta disputando un’annata di grande continuità: manca ancora il grande picco che probabilmente lo sbloccherebbe.
Nello speed al femminile la migliore in Francia è stata Giulia Randi con il sedicesimo posto: ci si aspettava qualcosa in più da Beatrice Colli che veniva dai grandi risultati sia nella tappa di Villars-sur-Ollon che ai Giochi Europei. La 18enne lombarda stavolta si è fermata nelle qualificazioni.
Più difficile la situazione nel lead, laddove al femminile Laura Rogora finora non è stata l’atleta che l’anno scorso è giunta fino al quarto posto della classifica di specialità: è arrivato un mesto ventesimo posto per la 22enne che deve ancora cambiare marcia. Nel maschile sta disputando una discreta stagione Marcello Bombardi, mentre il giovane Filip Schenk fa ancora fatica ad imporsi tra i protagonisti.
Foto: FASI