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Atletica, perché Fred Kerley può correre ai Mondiali senza partecipare ai Trials? Il regolamento e l’attesa per Jacobs

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Fred Kerley è il Campione del Mondo dei 100 metri e in stagione ha già corso in 9.88 a Yokohama, vincendo anche due tappe di Diamond League sulla distanza (9.94 a Rabat e al Golden Gala di Firenze). Il fuoriclasse statunitense cercherà di difendere il titolo iridato tra poco più di un mese a Budapest, ma tanti appassionati di atletica si stanno facendo una domanda: perché Fred Kerley gareggerà ai Mondiali se non ha partecipato ai Trials USA? Il quesito è legittimo, poichè gli americani devono passare dalla tagliola dei Trials per essere ammessi ai grandi eventi internazionali della stagione in corso.

I primi tre classificati staccano il biglietto per la rassegna iridata e nello specifico, nella gara disputata stanotte, sono stati Cravont Charleston (9.95), Christian Coleman (9.96) e Noah Lyles (10.00). Fred Kerley non si è presentato ai blocchi di partenza a Eugene, ma è ammesso di diritto ai Mondiali 2023 poiché è il detentore del titolo. Gli Stati Uniti d’America avranno infatti quattro portacolori nella gara regina. Il 28enne, argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 alle spalle del nostro Marcell Jacobs (con cui ha inscenato una serie di battibecchi sui social durante la primavera), ha deciso di cimentarsi sui 200 metri ai Trials.

Su questa distanza vanta un superbo personale di 19.76 e in stagione ha già timbrato un 19.92 in occasione del suo trionfo in Diamond League a Doha. Si preannuncia un sontuoso duello con Erriyon Knighton (19.49 di personale e 19.77 in stagione), senza dimenticarsi di Courtney Lindsey (19.86 poche settimane fa) e di Robert Gregory (19.89), mentre Noah Lyles non gareggerà, anch’egli già sicuro del pass iridato sul mezzo giro di pista poiché detentore del titolo mondiale.

Foto: Lapresse

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