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Atletica, Tamberi emoziona in Diamond League! Duello rusticano con Barshim: si inerpica a 2.34, poi lo scacco matto…
Gianmarco Tamberi ha regalato enorme spettacolo a Chorzow (Polonia), dove è andata in scena l’ottava tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. Il fuoriclasse marchigiano ha inscenato una scoppiettante sfida con Mutaz Essa Barshim, dando via a un duello rusticano tra i due Campioni Olimpici del salto in alto (a Tokyo 2020 condivisero il titolo).
Il ribattezzato Gimbo, che era soltanto alla terza gara stagionale dopo la vittoria agli Europei a squadre e la prova condizionata dalla pioggia a Stoccolma, ha superato 2.34 metri al secondo tentativo e ha accarezzato il successo poiché il qatarino era incappato in due errori a quella quota. L’asiatico ha poi dimostrato per l’ennesima volta un fenomeno: si è riservato un’ultima prova a 2.36 e ha valicato l’asticella, facendo così scacco matto e vincendo la gara con la miglior prestazione mondiale stagionale.
Gianmarco Tamberi, che in precedenza aveva firmato 2.32 alla prima e 2.27 e 2.30 alla seconda, non è riuscito a inventarsi la magia a 2.36 per proseguire ulteriormente la gara a quote folli (il suo personale è di 2.39, risalente ormai a sette anni fa nella sfortunata notte di Montecarlo). L’azzurro torna a casa con la convinzione di essere in uno stato di forma eccezionale e con la consapevolezza che tra un mese ai Mondiali di Budapest potrà davvero andare a caccia dell’unico alloro che manca alla sua gloriosa carriera, ma bisognerà inevitabilmente passare dal braccio di ferro con il suo grande amico Barshim.
Il nostro portacolori non saltava così in alto dal termine della passata stagione, quando proprio con 2.34 si impose a Zurigo e alzò al cielo il “diamantone” per la seconda volta consecutiva. Podio completato dal tedesco Tobias Potye (2.34 alla seconda, con 6 errori alle misure precedenti contro i tre del marchigiano), mentre a 2.27 si sono fermati il polacco Norbert Kobielski, l’australiano Brandon Starc, il cubamo Luis Enrique Zaya e il bahamense Donald Thomas.
Foto: Lapresse!