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Atletica, Yelena Isinbayeva finirà sotto processo? La Duma si muove per aprire un atto formale
In Russia, la vicenda legata a Yelena Isinbayeva si sta facendo molto seria. Se fino a ieri si leggevano solo dichiarazioni più o meno risentite di giornalisti o politici di seconda fascia, quanto scritto lunedì sui social network dalla due volte campionessa olimpica ha ora attirato l’attenzione, non certo amichevole, della Duma. Il rischio è quello di passare dalle parole ai fatti.
Vale la pena di ricordare che Isinbayeva è, formalmente, un membro delle forze armate russe, così come in Italia tanti atleti sono tesserati per gruppi sportivi legati a corpi militari o di polizia. Nel caso specifico della quarantunenne di Volgograd, si parla però di un’ufficiale dell’esercito, nel quale è inquadrata con il grado di “maggiore”. Lunedì, la primatista mondiale del salto con l’asta, ha annunciato di poter riprendere liberamente le proprie funzioni in seno al Cio, poiché l’indagine aperta tempo addietro nei suoi confronti ha certificato come non ci sia alcun legame concreto con le operazioni di combattimento.
Nel suo post sui social network, scritto esclusivamente in lingua spagnola (la tre volte Campionessa del Mondo si è trasferita da anni in terra iberica), Yelena ha specificato come la sua appartenenza all’esercito e il suo ruolo di ufficiale siano puramente formali e figli di meriti sportivi. Apriti cielo, in Russia, dove per ovvie ragioni belliche non è tollerabile una posizione del genere. Alle reazioni indignate di molti, ieri si è aggiunta una dichiarazione formale di Roman Teryushkov, un politico rampante già legato all’ambito sportivo nell’Oblast di Mosca, ora deputato.
“Isinbayeva è diventata un’eroina popolare, ma mancava dalla scena pubblica dal febbraio 2022” – ha scritto Teryushkov – “adesso è ricomparsa improvvisamente con un post sui social network pubblicato solo in spagnolo su Instagram. Eppure, si è preoccupata di tradurlo in russo per VKontakte. Credo questo dimostri la chiara volontà di gettare discredito sulle forze armate russe e sul suo ruolo di ufficiale allo scopo di mantenere una posizione più redditizia nel Cio. Domanderò l’inizio di un’azione formale dal punto di vista giuridico nei suoi confronti. Una posizione del genere merita, quantomeno, l’espulsione dall’esercito”.
Insomma, ci sono tutti i presupposti perché Isinbayeva, in Russia, passi dal ruolo di “icona nazionalpopolare” a quello di “traditrice”. Nell’immediato poco dovrebbe cambiare nella vita di Yelena, che come detto risiede a Tenerife. Però, cosa accadrà in futuro? E quali saranno le conseguenze di un eventuale procedimento formale dal punto di vista giuridico nei suoi confronti? Questa guerra, prima o poi, finirà. Isinbayeva potrà tornare liberamente in patria? Lo scopriremo solo vivendo. Di certo, si tratta dell’ennesimo brutto capitolo di un conflitto che sta spaccando in due la scena internazionale, politica e sportiva, come non accadeva da decenni. Gli strascichi di frizioni così aspre, non sono assolutamente prevedibili.
Foto: La Presse