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Basket, chi sono i giovani lunghi dell’Italia da seguire. Pozzecco cerca novità nel ruolo dove fatichiamo da anni
C’è sempre un retrogusto di un certo tipo quando si parla di Nazionale azzurra, specialmente in questo periodo nel quale l’attuale pacchetto lunghi a disposizione di Gianmarco Pozzecco inizia inevitabilmente a sentire l’età che avanza. Certo, per diversi (Nicolò Melli su tutti) ancora qualche valida stagione in campo c’è e ci sarà, ma è quanto l’Italia ha dietro che interessa.
Nell’ultima stagione, in particolare, è emerso Guglielmo Caruso (non per caso prelevato dall’Olimpia Milano dopo l’ottima stagione a Varese). Non sono soltanto i 9,2 punti di media in quasi 17 minuti ad allacciata di scarpe a colpire, ma anche un mix importante di atteggiamento, solidità e movimenti che, vicino a canestro, hanno fatto capire che potremmo, per qualche anno, avere un giocatore che il ruolo di 5 in azzurro, una volta finita l’era attuale, potrà tenerlo egregiamente. L’attesa è per scoprire se sarà lui uno degli uomini che Pozzecco porterà nelle Filippine, ma la risposta ha il sapore di un sì che dev’essere solo ufficializzato.
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L’altro elemento che, oltre al ventiquattrenne originario di Napoli, sta guadagnandosi considerazione fissa da parte del ct azzurro è, dall’annata 2001, Momo Diouf. Dopo la parabola con Reggio Emilia, la sua prossima destinazione sarà il Rio Breogan, in Spagna: esperienza totalmente importante per lui che, quando chiamato in causa in azzurro, non si è tirato indietro. Sia chiaro, il ruolo difficilmente sarà quello del titolare almeno nel futuro più prossimo. Il suo supporto in termini di energia e fisicità, però, non mancherà negli anni a venire.
Arriva invece dagli States qualcuno che, peraltro, non si inserisce nel novero dei 5, ma dei 4, delle ali forti. Ed è stata buona l’idea di associare Grant Basile all’Italia, prima con l’arrivo a Tortona e poi con la chiamata di Edoardo Casalone nel Green Team. Il potenziale del classe 2000 in Serie A è ancora tutto da scoprire, dato che con la Bertram di spazio non ne ha sostanzialmente avuto, ma quella che conterà sarà la stagione ventura. Punti e rimbalzi nelle mani li ha, resta da vedere il futuro.
Dietro questi tre nomi, però, un problema esiste, perché sono pochi quelli ad avere uno status abbastanza elevato da poter reggere una dimensione internazionale importante. Una figura potenzialmente di discreto livello può essere Leonardo Okeke, che radio mercato riporta come vicino a Varese (prima, però, la società deve risolvere uno spinosissimo nodo coach) e che, lo scorso anno, ha subito un grave infortunio che gli ha fatto perdere la stagione in Spagna. Ma, al di là del classe 2003, si fa abbastanza fatica a scorgere generazioni con lunghi importanti, almeno per ora ed evitando di inserire le annate 2007-2008 che sono ancora in evoluzione. E Maximilian Ladurner, che pure qualche minuto a Trento tra Italia ed Europa l’ha spesso giocato, pur nella sua classe 2001 non può essere l’alternativa, se al momento il suo livello è legato ai 7 minuti di media con la maglia dell’Aquila Basket.
Credit: Ciamillo