Basket
Basket: da Momo Diouf a Dame Sarr passando per Grant, Basile e Librizzi, cosa lascia l’Italia Green Team dalla trasferta in Spagna
Negli scorsi due giorni si sono giocate altrettante partite di una particolare selezione italiana. Si chiama “Green Team”, o meglio così è stata definita in sede di presentazione e pubblicizzazione, l’ha guidata Edoardo Casalone e si è resa protagonista di due confronti a Torrejon de Ardoz, in un palasport intitolato a quel Jorge Garbajosa che oggi è presidente della Federazione spagnola.
L’Italia si è disimpegnata con una sconfitta per 86-83 e una vittoria per 84-86 ai danni della selezione iberica Under 22, che aveva ugualmente un gruppo di giovani speranze sotto la guida di Jaume Ponsarnau, uno dei nomi che sta ricevendo più credito tra quelli che cercano di farsi un nome in Spagna.
All’interno di questi due incontri, sono tre i nomi che fondamentalmente hanno messo il marchio più importante: Sasha Grant, Momo Diouf e Grant Basile. Tre nomi, tre storie diverse, due delle quali avevano già incrociato l’azzurro in passato. Diouf ha già collezionato varie presenze con la Nazionale maggiore, anche a livello di qualificazioni ai Mondiali, mentre Grant, prima di andare a giocare a Bayreuth in Germania, si è fatto le ossa prima al Bayern Monaco (anche con Andrea Trinchieri) e poi con Verona in A2 nell’annata 2021-2022. Ed è dunque abbastanza naturale che il centro classe 2001 e l’ala sarda classe 2002 abbiano avuto un ruolo di primo piano.
Fa piacere il fatto che Grant Basile abbia già cominciato a interpretare bene il concetto di pallacanestro in Europa. Tortona se l’è assicurato nel finale di stagione non tanto per queste ultime fasi, ma anche come investimento per un futuro che può essere brillante da parte del nativo del Wisconsin con avi siciliani. E si parla di un’ala più che valida, con punti nelle mani e, nella seconda partita, anche rimbalzi (19+11). Lo si attende al varco di una stagione vera in Italia, che sarà il reale banco di prova per capire dove può arrivare.
Anche altri giocatori si sono ben comportati: Matteo Librizzi e Maximilian Ladurner si erano già visti in A. Librizzi, classe 2002, è stato lanciato da Matt Brase a Varese in maniera anche importante, con la concessione di quei minuti giocati di cui aveva (e ha) un gran bisogno. Quanto a Ladurner, ha anche vissuto le Coppe con Trento, sebbene mai da titolare: va da sé che in un contesto come quello di queste due partite abbia avuto spazio per dimostrare una buona fetta di valore.
C’era curiosità per Dame Sarr, il 2006 in forza al Barcellona che sta guadagnandosi più di un’attenzione se non altro perché potrebbe raccogliere varie eredità importanti tra gli esterni. Per il diciassettenne di Oderzo prove un pochino al di sotto delle attese, nonostante un bel primo tempo nella seconda partita: non c’è però da disperare, perché il tempo è tutto dalla sua parte e al Barça hanno dimostrato di fidarsi di lui (parliamo di formazione B; per quella A c’è tempo).
Credit: Ciamillo