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Basket, Fontecchio liquida Banchero: “Non ci perdiamo nulla”

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Simone Fontecchio

Simone Fontecchio, anche se mancano diverse settimane, appare già pronto alla sfida dell’Italia per i Mondiali di Filippine, Indonesia e Giappone che andranno ad aprirsi il 25 agosto e si chiuderanno il 10 settembre. Il giocatore degli Utah Jazz si unirà al gruppo azzurro per tutta la preparazione e, naturalmente, per la rassegna iridata. Ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport, all’NBA Store di Milano di fronte a Manuel Loscerbo.

Queste le principali parole dell’uomo con il quale tutto è attaccato, che comincia dal bilancio stagionale della sua stagione NBA: “Direi bilancio positivo, sono contento di quanto ho fatto. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma ero preparato, soprattutto a livello mentale, a tutti gli ostacoli che si sono presentati. Sono soddisfatto, quest’anno di NBA alle spalle mi ha dato maggiore consapevolezza e da questa carica voglio ripartire per affrontare la prossima stagione“.

Non può mancare un parere sull’attesissimo Victor Wembanyama, con annesso un ricordo di Eurolega ai tempi del Baskonia: “Ricordo molto bene quando ci abbiamo giocato contro: la cosa che mi ha colpito di più è stato il miglioramento che ha avuto dalla gara di andata a quella di ritorno. Erano passati solo tre mesi da una partita all’altra ed era migliorato tantissimo. Mi ha impressionato. Ora sono molto curioso di ritrovalo con un anno in più di esperienza. Sono sicuro sia capitato nel posto ideale. Franchigia storica, abituata ad avere giocatori internazionali, europei. È il posto giusto. Non so se avrà impatto da subito, ma sono davvero curioso“.

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Arriva poi anche il momento di parlare dell’Italia: “Le aspettative si sono alzate, come è giusto che sia dopo due ottime annate, con un’Olimpiade e un Europeo ad un passo dalle semifinali. Però noi abbiamo raggiunto una certa consapevolezza di quello che possiamo fare e possiamo raggiungere in questa competizione che io personalmente non ho mai giocato. Il girone che abbiamo è abbordabile, ma le partite bisogna giocarle. Finché non arriviamo lì, una settimana prima, non sappiamo chi siamo, come stiamo. Però siamo carichi. Il gruppo ha tanta voglia di andare a prendersi qualcosa di importante“.

Inevitabile l’approccio sul tema Paolo Banchero: “Non è che mi abbia stupito particolarmente. Onestamente mi aspettavo sarebbe finita così. Lui quest’anno non è che abbia fatto chissà quali dichiarazioni d’amore verso la maglia azzurra o la nazionale italiana. Quando si è esposto, in passato, erano parole di un ragazzo di 17-18 anni. Benissimo così, non perdiamo nulla, prendiamo atto e siamo quelli che siamo. Chi viene in Nazionale deve avere qualcosa dentro ed essere consapevole di cosa voglia dire indossare la maglia dell’Italia. Una responsabilità prima di tutto e un onore. Ci sono giocatori che darebbero tutto per vestire la maglia azzurra. Sono super fiducioso e contento per il gruppo che abbiamo“.

Foto: LaPresse

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