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Biathlon
Biathlon, scandalo in Francia. Julia Simon denunciata per furto dalla compagna di squadra Justine Braisaz-Bouchet!
Incredibile episodio di cronaca giudiziaria in seno alla squadra francese di biathlon. Julia Simon, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo e medaglia d’oro iridata nell’inseguimento dei Mondiali di Oberhof 2023, è stata denunciata per furto. Lo ha riportato nella serata di ieri L’Equipe tramite la propria versione online.
La situazione della ventiseienne savoiarda aveva iniziato a destare perplessità a causa dell’assenza dai primi due raduni stagionali, effettuati a La Fèclaz e Corrençon-en-Vercors. La federazione transalpina si era limitata a citare non meglio specificate “ragioni personali” come motivo della doppia mancata presenza. Lunedì, les bleus hanno cominciato il terzo training camp dell’estate, a Prémanon. Ancora senza Simon. Il che ha spinto qualche cronista d’oltralpe a svelare l’arcano. Secondo quanto riportato da L’Equipe, la biathleta sarebbe stata denunciata dalla compagna di squadra Justine Braisaz-Bouchet, campionessa olimpica nella mass start a Pechino 2022, e da un membro dello staff per furto di carta di credito!
I particolari svelati da l’Equipe aggiungono che i fatti risalirebbero all’agosto del 2022, durante un raduno in Norvegia. Simon avrebbe usato una carta di credito appartenente a Braisaz-Bouchet per effettuare acquisti su internet pari a un valore compreso fra i 1.000 e i 2.000 euro. Il tutto, mettendo le mani sul computer della compagna di squadra. Il medesimo modus operandi sarebbe stato utilizzato con il membro dello staff (di cui non è nota l’identità), seppur per somme più contenute. Contattato da l’Equipe, l’avvocato di Simon ha dichiarato che la propria assistita respinge le accuse.
La vicenda si presenta spinosa e ingarbugliata. In primis, se i fatti sono avvenuti nell’agosto del 2022, perché la denuncia è scattata solo a molti mesi di distanza? Inoltre, perché si parla di una somma fluttuante fra i 1.000 e i 2.000 euro? Non c’è sicurezza su quali articoli siano stati acquistati indebitamente? Soprattutto, quale sarebbe stato il “movente” della denunciata? Forse si tratta di una sorta di sgarbo finito (molto) male? Non è un mistero come vi sia una forte rivalità sportiva e personale fra Simon e Braisaz-Bouchet, assente nell’ultimo inverno per maternità e prossima a tornare in azione nella stagione 2023-24. Qui, però, si entra nel campo della speculazione, dove ogni ipotesi equivale il suo contrario.
La patata bollente passa nelle mani degli inquirenti, ai quali è affidato il delicato il compito di fare chiarezza sulla vicenda perché, di certo, un reato è stato commesso. In un senso o nell’altro. Sia se Simon abbia effettivamente compiuto il misfatto, sia in caso contrario. Se la savoiarda è stata accusata ingiustamente, sconfineremmo nell’ambito della calunnia, di cui si sarebbero però resi protagonisti Braisaz-Bouchet e il membro dello staff.
Comunque vada, è una storiaccia che genera una brutta gatta da pelare per la federazione francese e che, in un modo o nell’altro, rappresenta un durissimo colpo per l’immagine della squadra transalpina. Pardon. ‘Movimento’ transalpino. Di “squadra”, ormai, non si può più parlare. D’altronde, una campionessa olimpica ha denunciato una campionessa del mondo e vincitrice della Sfera di cristallo. Mala tempora currunt per il biathlon d’oltralpe.
Foto: La Presse