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Brian Harman, la favola è completa: vince il British Open 2023 dominato dal venerdì. Migliozzi chiude male

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Brian Harman è il 232° campione Major della storia del golf. A 36 anni, e dopo il secondo posto dello US Open 2017, il nativo di Savannah (Georgia) chiude una settimana da favola. Aveva vinto soltanto due volte sul PGA Tour in carriera, ma per lui questo è molto più di un normale urrà. Una performance di grande splendore, la sua, e visto il dominio inaugurato nel secondo giro gli è poi bastato gestire sia ieri che oggi. -13 il suo score totale, -1 quello di oggi, ma non era necessario forzare in alcun modo, a maggior ragione quando la pioggia decide di impazzare sul Royal Liverpool.

Seconda posizione per quattro, con Jon Rahm che infila un birdie dalla distanza abbastanza lunga alla 18 per unirsi a una sorta di gruppo variopinto a -7. Con lo spagnolo, infatti, ci sono il sudcoreano Tom Kim, l’austriaco Sepp Straka e l’australiano Jason Day. Per due di loro, in particolare Kim e Straka, si tratta del miglior risultato di sempre in un Major, e in particolare per il secondo si tratta di una conferma di miglior anno della carriera dopo il settimo posto al PGA Championship.

Sfugge a Rory McIlroy l’obiettivo numero 1 del ranking mondiale (che rimane a Scottie Scheffler, 23° pari con il par con risalita di 40 posizioni grazie al -4 condiviso oggi con Kim e il polacco Adrian Meronk): il nordirlandese si deve accontentare del sesto posto in questa fattispecie, insieme all’argentino Emiliano Grillo a -6. Se McIlroy non fosse stato tagliato al Masters, avrebbe potuto correre per una sequenza quasi irreale di otto Major consecutivi in top ten. Quanto al sudamericano, invece, si tratta della prima volta assoluta in top ten in un Major.

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Lo stesso destino di Grillo tocca a Shubhankar Sharma: per l’indiano, ottavo insieme all’americano Cameron Young a -5, c’è però anche un altro primato. Si tratta, infatti, della prima volta in cui un golfista del suo Paese riesce a centrare la top ten in un qualsiasi Major. In breve, ha fatto la storia dell’India golfistica. Chiudono in top ten a -4 anche gli inglesi Tommy Fleetwood e Matthew Jordan e l’USA Max Homa.

Chiusura amara per Guido Migliozzi, che incappa in una giornata no proprio alla domenica: per lui un solo birdie a fronte di quattro bogey, un doppio bogey e un quadruplo bogey: score odierno di +8, totale di+9 e 64° posto totale. Un vero peccato, considerando che fino all’inizio della giornata odierna si era sempre trovato non nella zona strettissima di testa, ma comunque tra la 10a e la 25a posizione, dando la sensazione di potersi giocare davvero varie carte.

In conclusione, se Brian Harman porta a casa la Claret Jug, c’è anche un vincitore della Silver Medal. Si tratta di Christo Lamprecht: il sudafricano, che aveva impressionato finendo in testa il primo giro, non è più riuscito a essere allo stesso livello nelle tre giornate successive, ma, in quanto unico amateur capace di superare il taglio, può assaporare in modo speciale il 74° posto. Succede a Filippo Celli.

Foto: LaPresse

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