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British Open 2023: Brian Harman, il successo dell’inatteso

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Brian Harman

Per rendere l’idea dell’effetto sorpresa legato al successo di Brian Harman all’Open Championship 2023 basta citare un dato: il suo nome non era neanche lontanamente inserito all’interno di praticamente alcun power ranking della vigilia. Erano davvero pochissimi a credere nelle qualità di questo trentaseienne di Savannah, nella Georgia, che sembrava aver già avuto il meglio dalla carriera con due successi sul PGA Tour.

Invece il secondo giro ha cambiato, e anche molto rapidamente, tutte le carte in tavola. Il mondo del golf ha così potuto scoprire un uomo che non soltanto è stato bravo a sfruttare un venerdì perfetto, ma ha anche saputo gestire e non si è fatto minimamente travolgere dall’evidente pressione che al Royal Liverpool qualcuno avrebbe potuto mettergli addosso. Invece lui ha proseguito con calma e ha portato a casa la Claret Jug.

Il caso di Harman, che si aggiunge a una lista di uomini vincitori di Major che attualmente tocca quota 232, non è solo importante per lui in quanto tale (entra in top ten per la prima volta in carrier), ma lo è anche perché, di fatto, questo Open è stato una sorta di ribellione degli underdog contro i favoriti. Basti vedere che accanto al secondo posto di Jon Rahm e al sesto di Rory McIlroy ci sono tanti che hanno colto i migliori risultati proprio qui.

Brian Harman, la favola è completa: vince il British Open 2023 dominato dal venerdì. Migliozzi chiude male

E l’accento particolare si può porre su Sepp Straka, l’austriaco che sta dando sempre più lustro al suo Paese dopo le annate d’oro di Bernd Wiesberger, su Emiliano Grillo, che riporta l’Argentina a godere di fasti che non viveva da tempo, ma anche di Shubhankar Sharma, il migliore indiano della storia a livello di risultati Major.

Per quanto riguarda la chiave italiana, Francesco Molinari aveva raccontato di non avere buone sensazioni e questo è stato sostanzialmente confermato dal suo essere stato tagliato a metà torneo. Quanto a Guido Migliozzi, invece, resta il dispiacere per l’ultimo giro che non è andato come avrebbe voluto: aveva messo piede costantemente nei primi 30, avvicinando spesso i primi 10 ed entrandoci a tratti. Ad ogni modo è confermato che si trovi in un buon momento, e forse è solo questione di tempo prima che arrivi un risultato degno del suo valore.

Foto: LaPresse

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