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Calciomercato Serie A: tanti stranieri sui taccuini, gli italiani faticano a trovare spazio. E il prezzo dei cartellini…

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Il calcio italiano, ormai da anni, ha introdotto una stucchevole quanto immancabile abitudine. Ad ogni fallimento della Nazionale maggiore (due mancate qualificazioni ai Mondiali gridano vendetta) oppure dell’Under 21 (come accaduto quest’anno negli Europei), tutto il pallone di casa nostra si spertica in frasi del tipo: “Bisogna puntare sui giovani”, oppure “Le squadre di Serie A devono riempirsi di nuovo di giocatori italiani”.

Bellissime parole. Propositi eccellenti. Mai suffragati dai fatti. Anzi, il trend non fa altro che peggiorare. Ormai il massimo campionato nostrano è zeppo di elementi stranieri, con gli italiani che sembrano sempre più dei “panda” in via d’estinzione. Numerose squadre, o rose, sono dominate da giocatori provenienti dall’estero e anche questo calciomercato non si sta discostando per nulla.

Quasi tutti i nomi che stanno circolando in questa finestra di movimenti in vista della Serie A 2023-2024 riguardano giocatori non italiani. A parte l’acquisto di Frattesi da parte dell’Inter, per il resto i club di casa nostra si stanno concentrando, ancora una volta, su elementi che giungono da altri campionati.

Da Lukaku a Morata, da Reijnders a Pulisic, passando per Taremi o Aouar. Solo per citarne alcuni. Ancora una volta la Serie A si conferma “esterofila”. Quali possono essere i motivi? Da un lato diverse squadre (specialmente le “piccole”) preferiscono acquistare elementi esteri perchè più facili da far crescere e rivendere a un prezzo migliorato, anche perchè i giovani talenti di casa nostra hanno un costo elevatissimo e, spesso, hanno bisogno di più tempo per maturare. Al netto di interessi vari e consigli di procuratori, puntare sugli stranieri è più semplice. Ma, come stiamo vedendo, in questo modo il prodotto calcio italiano si sta sgonfiando. Fino al prossimo fallimento. Fino alle prossime frasi che si perderanno nel vento…

Foto: LaPresse

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