Ciclismo

Ciclismo, chi sono i favoriti per i Mondiali? Van der Poel in pole, Dream Team Belgio con Evenepoel e Van Aert

Pubblicato

il

Con la vittoria di Jonas Vingegaard nella generale e quella di Jordi Meeus nella mitica cornice dei Campi Elisi, si è chiuso il Tour de France 2023. Le tre settimane sulle strade francesi hanno regalato enorme spettacolo ma ora è tempo di guardare avanti. Eccezionalmente, il calendario delle corse proporrà immediatamente un nuovo prestigiosissimo evento, con i Mondiali che andranno in scena nel mese di agosto invece che, come d’uso, a fine settembre.

Sarà la città di Glasgow, in Scozia, ad ospitare i primi Campionati del Mondo multispecialità organizzati dall’UCI. In un unico evento si assegneranno infatti non solo i titoli iridati sustrada, ma anche quelli della mountain bike, del ciclismo su pista e della BMX, insieme alle rispettive specialità paralimpiche.

Il 6 agosto andrà in scena la prova in linea riservata agli uomini elite, come sempre uno dei momenti più attesi dell’intero calendario stagionale delle due ruote. Il percorso scozzese, coi suoi 272,4 km, è il più lungo dall’edizione 2005 che si tenne a Madrid e presenterà un percorso ricco di strappi ma senza veri ostacoli che ricalca in qualche modo il tracciato degli Europei del 2018 che vide Matteo Trentin trionfare su Van der Poel e Van Aert.

Un tracciato che non darà un attimo di riposo e che si apre a tante possibili interpretazioni. Ma chi saranno i favoriti per la vittoria del titolo iridato? I nomi che possono adattarsi a questo percorso sono tanti ed altisonanti, a partire da chi è considerato da molto come il favorito numero uno: Mathieu van der Poel. Il neerlandese ha mancato l’appuntamento con l’iride almeno in un paio di occasioni in cui era favorito e quest’anno avrà un’occasione d’oro per riprovarci.

Si troverà contro però un Belgio versione “Dream Team”. La formazione belga potrà infatti contare su tre punte di primissimo livello: in primis il vincitore dello scorso anno Remco Evenepoel, che potrebbe partire da lontano, a modo suo, e salutare la compagnia in qualsiasi momento. Wout van Aert sarà l’opzione principale se la corsa si dovesse decidere negli strappi finali, mentre in caso di corsa più chiusa e sprint di gruppo, Jasper Philipsen ha dimostrato al Tour di essere il velocista più forte del mondo.

Tutte le altre nazioni non staranno certo a guardare e se Tadej Pogacar dovrà provare ad arrangiarsi quasi in solitaria, la Francia avrà il solito squadrone con tante carte a disposizione. La punta è probabilmente Christophe Laporte, ma le altre squadre dovranno tenere d’occhio anche Julian Alaphilippe e Benot Cosnefroy, nonostante entrambi non vengano da un Tour strabiliante.

E l’Italia? Il CT Bennati non ha ancora confermato le sue scelte ma, da quanto si dice, gli azzurri dovrebbero puntare su Matteo Trentin ed Alberto Bettiol. Il primo come detto ha già vinto su un tracciato simile nel 2018 mentre il secondo è un attaccante nato che può mettere paura a tanti. Il finale di Tour ha confermato per entrambi una condizione importante, ma se dovesse partecipare, l’opzione Filippo Ganna potrebbe essere la migliore per l’Italia.

Abbiamo parlato di Van der Poel, ma i Paesi Bassi avranno anche altre carte importanti come il giovane sprinter Olav Kooij e Dylan van Baarle per un attacco da lontano. Chance interessanti anche per Mads Pedersen, Tom Pidcock e Biniam Girmay, nonostante la partecipazione degli ultimi due è ancora da confermare. Tra gli outsider di lusso possiamo menzionare infine anche Michael Matthews, Matej Mohoric, Ben Healy e Kasper Asgreen.

Foto: LaPresse

Exit mobile version