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Ciclismo, Miguel Angel Lopez sospeso dall’UCI: cos’è successo al colombiano e le accuse

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Miguel Angel Lopez è stato sospeso dall’Unione Ciclistica Internazionale. Il motivo è legato al coinvolgimento del colombiano nel Caso Maynar, un’indagine della Guardia Civil spagnola su un traffico illecito di sostanze vietate che vede al centro il medico Marcos Maynar. Il sudamericano è stato sospeso dopo che le indagini dell’International Testing Agency (ITA) hanno evidenziato una potenziale violazione del regolamento antidoping per uso e possesso di una sostanza proibita nelle settimane precedenti al Giro d’Italia 2022.

All’epoca Miguel Angel Lopez correva per l’Astana e aveva lasciato la Corsa Rosa dopo quattro tappe per un problema a una coscia. Il classe 1994 aveva poi partecipato alla Vuelta di Spagna e a fine stagione la formazioen kazaka aveva deciso di rescindere il contratto con il corridore perché erano emersi nuovi elementi. Il 29enne, ora tesserato per il Team Medellin, ha dichiarato: “Non sono a conoscenza delle prove in possesso dell’UCI. Ma so che non ci sono riscontri oggettivi e che tutti i miei test antidoping sono sempre stati negativi. Non ho mai ricevuto, utilizzato o addirittura richiesto alcuna sostanza vietata. Quindi, neanche durante il Giro d’Italia 2022, che è quello di cui mi si accusa”.

Il sudamericano ha proseguito: “Utilizzerò tutti i mezzi legali a mia disposizione per riabilitare il mio nome e chiedo all’UCI di revocare immediatamente la mia sospensione. Il provvedimento è del tutto sproporzionato e l’UCI non ha tenuto conto del fatto che questo caso va avanti da nove mesi e che non era necessario avviare adesso un procedimento. Infatti, non sono stati in grado di spiegarmi se questa cosa fosse giustificata, per di più a 10 giorni dall’inizio del Mondiale“.

Foto: Lapresse

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