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Ciclismo, Savoldelli: “Vingegaard ha devastato tutti. Pogacar è crollato psicologicamente”

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Il Tour de France 2023 è andato in archivio con la vittoria di Jonas Vingegaard. Il danese ha concesso il bis dopo il trionfo della passata stagione, battendo ancora una volta Tadej Pogacar. Per l’Italia davvero pochissime soddisfazioni, anche se c’è stata la conquista della maglia a pois da parte di Giulio Ciccone. Su tutti i temi della corsa francese ne ha parlato Paolo Savoldelli, ospite della trasmissione “Bike 2U”, programma di Gian Luca Giardini in collaborazione con Sport 2U ed OA Sport.

Savoldelli analizza che corsa è stata, con il meraviglioso duello tra Vingegaard e Pogacar: “E’ stato un Tour de France bellissimo, molto combattuto. Il livello dei partenti era esagerato. Ovviamente per la classifica sono stati in lotta Vingegaard e Pogacar fino all’ultima settimana, fino alla cronometro diciamo. Questa lotta sul filo dei secondi ha tenuto tutti incollati davanti ai televisori. Oltre allo scontro tra i due campioni, in ogni tappa non ci sono state fughe bidone. Medie altissime, andavano a tutta ed in ogni giornata c’è stato spettacolo”.

Sempre il “Falco” sulla qualità altissima del Tour di quest’anno: “Ogni squadra ha dei campioni al via. E’ la corsa più importante dell’anno. Il livello è talmente alto che chi va in fuga è un campione e va veramente molto forte, anche perché difficilmente hanno lasciato andare via delle fughe. Quando è stato così, chi era nel gruppetto doveva avere i numeri poi per vincere”. 

Pogacar è crollato nell’ultima settimana, questo il parere di Savoldelli sullo sloveno: “Non so se la batosta di sette minuti sia stata una cosa psicologica. Ha fatto tutto il Tour alla pari ed è stato sempre li con Vingegaard ed il giorno successivo alla cronometro è andato completamente in crisi. Due giorni dopo è tornato a vincere ed è sicuramente stato tutto molto strano. E’ un corridore che dà spettacolo, ma Vingegaard ha dimostrato di essere superiore”.

Semplicemente clamorosa è stata la prestazione di Jonas Vingegaard nella cronometro: “La cronometro vinta è uno dei gesti atletici più grandi degli ultimi vent’anni. Soprattutto per i distacchi che ha dato, perché dare quattro secondi e mezzo al chilometro al secondo ed otto e mezzo al terzo, che era il suo compagno Van Aert, è semplicemente clamoroso. La sua prestazione è stata veramente eccezionale. Ha dimostrato di essere forte, ma soprattutto mentalmente. Non si è fatto intimidire e ha veramente devastato tutti”. 

Le differenze tra Vingegaard e Pogacar per Savoldelli: “Vingegaard è un calcolatore, non sbaglia veramente mai niente. Pogacar ha queste azioni spettacolari, da fuoriclasse, ma quasi più da corridore di un giorno che da corse a tappe. Vingegaard inoltre va fortissimo a cronometro, ha una grande capacità di recupero ed inoltre ha una squadra che ha una marcia in più e non lascia mai nulla al caso”. 

A breve ci saranno i Mondiali, ma l’Italia non sembra poter essere una nazionale protagonista: “Non abbiamo nessuno al Tour de France che ha dimostrato di avere una grandissima condizione. Bravo Ciccone che ha vinto la maglia a pois, ma è una situazione particolare, perché fai una gara nella gara e quindi vai a cercarti obiettivi diversi. Per esempio nella cronometro vinta da Vingegaard, Ciccone ha fatto il miglior tempo in salita, ma era andato piano nella prima parte”. 

Una stagione nel segno totale della Jumbo: “La Jumbo vuole essere la prima squadra a riuscire a vincere tutte e tre le corse a tappe. Vanno con Vingegaard alla Vuelta, perché sanno che Evenepoel è un avversario davvero molto forte e perché con Roglic sono davvero una coppia formidabile”. 

INTERVISTA PAOLO SAVOLDELLI BIKE 2U

https://www.youtube.com/watch?v=qMfzg9UYmWQ&ab_channel=OASport

 

FOTO: LaPresse

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