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Ciclismo
Com’è arrivato Giulio Ciccone in classifica generale? Italia mai così male dal 2013
Tra i grandi protagonisti del finale di Tour de France c’è stato anche Giulio Ciccone. Con una splendida ultima settimana ed una gestione perfetta nelle ultime tappe, l’abruzzese è riuscito a vincere la classifica dei GPM, garantendosi la possibilità di portare la prestigiosa maglia a pois sul podio di Parigi al termine della tappa di domani.
Questo importantissimo risultato rimane però l’unico di rilievo di un’Italia che sulle strade del Tour continua ad interpretare il ruolo della comparsa. A meno di un’improbabile vittoria sui Campi Elisi, quella del 2023 sarà la quarta edizione consecutiva senza successi di tappa, un dato mai registrato nell’ultimo secolo. E per quanto riguarda la classifica generale la situazione non è certo più rosea.
Il migliore azzurro in classifica sarà Giulio Ciccone, che occupa la 32a posizione con un distacco di 2 ore 24 minuti e 19 secondi. Un dato di per sé non invidiabile ma perfettamente comprensibile se si pensa che ha dovuto dedicarsi all’obiettivo, poi raggiunto, di lottare per i GPM. Alle sue spalle, il nulla.
Un dato così negativo non si vedeva dal 2013, quando il migliore italiano fu addirittura Davide Malacarne, 49°. Già lo scorso anno la 30a posizione di Davide Velasco non aveva certo entusiasmato, eppure quest’anno si è riusciti addirittura a “battere” quel dato, con un distacco anche ben più ampio.
Se al Giro d’Italia abbiamo avuto qualche piccola avvisaglia di futuro da parte di Filippo Zana e magari anche di Marco Frigo, per un’Italia competitiva anche al Tour de France la strada sembra essere ancora piuttosto lunga. Per ora ci godiamo i pois di Ciccone, aspettandolo nuovamente in classifica nel futuro.
Foto: LaPresse