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Cosa è successo a Filippo Tortu? Caduta e fasciatura: ansia per i Mondiali

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Filippo Tortu è caduto durante la 4×100 corsa oggi a Grosseto. Il Campione Olimpico di staffetta è stato inserito in seconda frazione, in modo da dare nuova linfa al quartetto tricolore e cercare un tempo che permettesse di mettere in ghiaccio la qualificazione ai Mondiali 2023 di atletica leggera. Il brianzolo ha preso il testimone da Roberto Rigali e si è lanciato sul primo rettilineo dell’impianto toscano, rendendosi protagonista di una prova rimarchevole, in linea con il piglio che l’azzurro è solito mettere quando gareggia in questa specialità.

Filippo Tortu ha poi passato il bastoncino a Lorenzo Patta (altro Campione Olimpico della 4×100, spostato per l’occasione dal lancio alla terza frazione). Il cambio è valido e l’azzurro incita vigorosamente il compagno di squadra, che inizia a pennellare una curva particolarmente interessante. Gli occhi sono poi puntati sulla grande volata di Samuele Ceccarelli, che ha tagliato il traguardo con il tempo di 38.04, un crono che vale nei fatti l’ammissione alla rassegna iridata.

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Poco dopo, però, ci si accorge che Filippo Tortu è accasciato sulla pista e fatica a rialzarsi. Inizia a salire l’apprensione e cresce la paura per un infortunio al 25enne. Il nostro portacolori si rialza sulle sue gambe soltanto dopo alcuni minuti e con una vistosa fasciatura al braccio destro. L’auspicio è che non si tratti di un infortunio grave, anche perché manca un mese ai Mondiali e il velocista è una pedina fondamentale per la staffetta, oltre a cullare sogni di finale sui 200 metri dopo aver mancato l’obiettivo lo scorso anno a Eugene per questione di millesimi.

Filippo Tortu ha poi scritto un post sui social:Abbiamo cercato, voluto e sognato talmente tanto questa qualificazione ai Mondiali, che quando ho scoperto che ce l’avevamo fatta, ho esultato come mai in vita mia… forse troppo, perché per l’esultanza mi è uscita la spalla. Fa male, ma fa meno male se penso che si va a Budapest! Grazie ragazzi, per quello che abbiamo conquistato e per il senso di appartenenza a questa maglia che ogni volta dimostriamo insieme”.

Photo LiveMedia/Andrea Diodato

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