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Cosa è successo tra Zverev e Sinner a Wimbledon: polemica e invidia. “Perché lui sì e io no?”

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In questi primi giorni della 136ma edizione di Wimbledon è successo praticamente di tutto. La pioggia ha infatti colpito il terzo Slam stagionale per parecchie ore e gli organizzatori sono stati costretti a sospendere e a rinviare moltissimi incontri. Ecco quindi che tanti giocatori, ossia quelli non impegnati sul campo principale e il campo 1 (gli unici dotati di una copertura), si sono ritrovati e si stanno ora ritrovando a giocare più incontri in tempi ravvicinati.

Tra questi anche il tedesco Alexander Zverev, che ha disputato il suo primo turno giovedì contro l’olandese Gijs Brouwer, poi il secondo ieri contro il giapponese Yosuke Watanuki e oggi giocherà il sedicesimo di finale contro l’italiano Matteo Berrettini. Tre match dunque in tre giorni, una dinamica degli eventi che non ha fatto piacere all’ex numero 2 al mondo, che ha deciso così di alzare la voce davanti ai microfoni (fonte: Il Fatto Quotidiano)“Non so se Jannik dovesse essere piazzato su un campo coperto per il secondo turno, ci sono stati altri nomi che hanno ottenuto più risultati nel tennis di Jannik. Penso che avessero diverse opzioni”. 

La polemica di Zverev è in riferimento alla giornata di mercoledì, quando Sinner ha giocato il suo match di secondo turno contro l’argentino Diego Schwartzman sul campo 1 (dotato di copertura), mentre lo stesso tedesco e altri tennisti sono stati messi su campi secondari e sono stati in seguito costretti a vedere i loro match venire rinviati a causa della pioggia. 

Zverev comunque ci ha poi tenuto a spiegare che non è una polemica direttamente contro Sinner: “Mi piace molto Jannik come persona e come giocatore, è un giocatore incredibile e vincerà ancora molto”. Poi però ha rincarato la dose contro l’organizzazione del torneo: “Nel sorteggio c’erano altri nomi che non avevano ancora giocato il primo turno. Come Matteo Berrettini, che qui a Wimbledon ha già giocato in finale, o come me“.

Foto: LaPresse

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