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Diritti Serie A: perché l’offerta è stata rifiutata? Tutte le cifre, gli scenari futuri e dove si vedono le partite

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La Serie A non ha ancora idea di quale sarà la propria casa televisiva dal 2024/2025. Sta continuando la gara per i diritti tv, che al momento non ha ancora trovato nessuna vincitrice. O almeno, nessun broadcast che ha formulato un’offerta soddisfacente per le venti squadre facenti parte della massima espressione calcistica italiana. 

Il bando prevedeva un’offerta minima di 1,15 miliardi di euro a stagione, almeno nella prima tornata di offerte, mentre nella seconda si ci voleva avvicinare ai 927,5 milioni annui del triennio 2021/2024. Al momento le società in lizza sono tre, Sky, DAZN e Mediaset, con quest’ultima che vorrebbe proporre una partita a settimana in chiaro.

Ma l’incontro di ieri si è concluso con un nulla di fatto. Le buste giunte alle venti squadre di serie A non contenevano offerte soddisfacenti, proseguendo dunque con questa situazione di stallo. Il presidente Lorenzo Casini ha annunciato la proroga delle trattative private, con una nuova assemblea che si terrà il prossimo 14 luglio. Intanto prende corpo anche l’ipotesi di un canale di Lega, considerato dallo stesso Casini come una ‘alternativa reale’.

Da ricordare come queste trattative siano per i diritti televisivi del campionato di Serie A di calcio a partire dal 2024/2025 per i successivi cinque anni. Dunque la prossima stagione verrà proposta televisivamente come quella appena conclusa: DAZN che ha in esclusiva i diritti di tutte le partite del nostro campionato e Sky con tre match a disposizione. 

Foto: LaPresse

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