Formula 1
F1, ‘Cocoon’ 2023! Alonso, Hamilton, Hülkenberg e ora Ricciardo. La riscossa degli ‘anziani’. Ci manca solo Vettel…
Se la Formula 1 del 2023 fosse un film, assomiglierebbe sempre di più a Cocoon, pellicola di fantascienza diretta da Ron Howard negli anni ‘80. In essa, si narra dell’improvviso e inspiegabile ringiovanimento di un gruppetto di anziani, a loro insaputa entrati in contatto con forme di vita extraterrestri dagli effetti benefici sul corpo umano.
Ebbene, a proposito di anni ’80 e rigenerazione, vogliamo parlare di Fernando Alonso e Lewis Hamilton? Lo spagnolo, classe 1981, non viveva una stagione così appagante da esattamente un decennio. Il britannico, venuto al mondo nel 1985, si è ripreso il ruolo di numero 1 indiscusso della Mercedes, sovrastando nelle prestazioni il compagno di squadra George Russell, di tredici primavere più giovane e dal quale lo scorso anno era stato quantomeno eguagliato sul piano delle performance.
Non solo. La carriera di Nico Hülkenberg, nato nel 1987, è inaspettatamente ripresa dopo tre anni trascorsi da perenne “riservista”. Difatti, l’attività agonistica del tedesco sembrava essersi esaurita. Quando la Haas ha deciso di tirarlo fuori dalla naftalina per sostituire il connazionale Mick Schumacher in molti hanno alzato un sopracciglio. Invece il veterano teutonico ha risposto presente all’appello, tanto da mettere alla frusta il team mate Kevin Magnussen. Come se non bastasse, ieri abbiamo ritrovato in pista anche Daniel Ricciardo, prodotto del 1989, richiamato in azione dalla Red Bull per affidargli l’Alpha Tauri sinora guidata dall’impalpabile Nick De Vries.
Insomma, gira che ti rigira, il 2023 è l’anno dei ritorni in auge. Considerati i protagonisti recenti della Formula 1, ne manca solo uno all’appello. Parliamo ovviamente di Sebastian Vettel, ritiratosi a fine 2022 dopo aver constatato di aver imboccato la proverbiale parabola discendente. Ora come ora, l’ipotesi di assistere a un comeback del quattro volte Campione del Mondo è pura fantasia. Seb si gode il buen retiro, guidando le monoposto dei suoi sogni (la McLaren di Senna e la Williams di Mansell) in eventi promozionali.
Peraltro, intercorre una sostanziale differenza fra l’ex golden boy di Red Bull e i quattro “vecchietti” ringalluzzitisi negli ultimi mesi. Lui ha detto “basta” di sua sponte, gli altri non hanno mai smesso di correre. Hamilton lo ha fatto senza soluzione di continuità. Alonso ha avuto uno iato dalla F1 di un biennio, ma si è tenuto impegnato su altri fronti. Hülkenberg e Ricciardo hanno comunque orbitato attorno all’ambiente, seppur restando “in panchina”. Dunque, motivazioni e volontà non sono mai venute meno al quartetto protagonista del Cocoon motoristico.
Cionondimeno, anche per altri la F1 appariva un capitolo chiuso, salvo poi vivere una seconda carriera più lunga della prima (Kimi Räikkönen docet). Chissà, forse un domani anche Vettel potrebbe farsi ingolosire dall’idea, soprattutto se i suoi rivali di una volta dovessero rimanere sulla cresta dell’onda. Come diceva Sean Connery nel James Bond apocrifo da lui recitato nel 1983: “Never Say Never Again”. Sempre in tema di ritorni, anni ’80 e vecchie glorie nuovamente in azione.
Foto: La Presse