Formula 1

F1, GP Austria 2023: promossi e bocciati: Verstappen il Cannibale, Ferrari in crescita e FIA penosa

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Il Gran Premio d’Austria di ieri, decimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, ha visto l’ennesimo trionfo di Max Verstappen e della Red Bull, con una situazione ormai di dominio assoluto che rende ripetitivi i giudizi. Sul tracciato di Spielberg abbiamo assistito anche a una buona prestazione della Ferrarri, suggellata dal secondo posto del monegasco Charles Leclerc Andiamo, quindi, a definire quali piloti sono stati promossi, e quali sono finiti dietro la lavagna, nella gara austriaca, con un riferimento anche alla FIA.

PROMOSSI

Max Verstappen (Red Bull) – Si corre il rischio di diventare noiosi nel parlare di costui che non ha proprio intenzione di fermarsi. La ferocia con cui ha voluto prendersi anche il giro veloce della gara, entrando ai box e cambiando le gomme nel penultimo giro, è la manifestazione del suo essere sprezzante e sicuro di sé. Siamo a quota 42 successi in carriera, Ayrton Senna è stato messo alle spalle e all’orizzonte ci sono le 51 affermazioni di Alain Prost. Il tutto condito dal fatto che il terzo titolo sia sempre più vicino.

Ferrari – Si era in attesa di capire se l’appuntamento in Canada fosse stata una sorta di Cattedrale sull’Isola di Notre Dame o altro…La prestazione a Spielberg ha dato seguito ai segnali di ripresa e gli aggiornamenti hanno funzionato. La Rossa va via dalla Stiria con il podio di Carlos Sainz nella Sprint Race e quello di Leclerc nel GP. La crescita c’è, ma da capire fin dove porterà, anche perché Red Bull e Verstappen sono su un’altra dimensione.

Lando Norris (McLaren) – Il quarto posto finale, dopo le penalità a pioggia del dopo corsa, è il premio alla grande qualità di guida dimostrata dal britannico su una monoposto che ha compiuto uno step in avanti. In questo round solo Lando ha potuto sfruttare il pacchetto. A Silverstone, nel prossimo weekend, anche Oscar Piastri potrà avere a sua disposizione il nuovo materiale e sarà interessante comprendere il potenziale.

BOCCIATI

Aston Martin – Un passo indietro chiaro nel weekend di Spielberg. Ci si attendeva molto di più da questo appuntamento, ma nel caso la monoposto britannica non si è accesa e il quinto posto di Fernando Alonso, dopo il caso “track-limits”, è un brodino, che però non nasconde l’evidenza che Ferrari e anche McLaren con Norris siano state superiori. Squadra che si è distinta maggiormente per la protesta alla FIA sul caso citato.

Mercedes – Copia e incolla per quanto detto su Aston Martin, con l’aggravante che parliamo di una scuderia con risorse e idee che dovrebbero vederla davanti. Il settimo e ottavo posto conclusivo, considerata anche la penalità comminata a Lewis Hamilton, è la chiusura di un fine-settimana da dimenticare, con una W14 inguidabile e con problemi di affidabilità.

Haas – Quando si tratta di consistenza, la vettura americana si perde completamente. Ne sa qualcosa Nico Hulkenberg, esaltatosi nel corso del weekend sul giro secco, ma non in grado di centrare il suo obiettivo di arrivare alla fine per un problema di affidabilità. Per Kevin Magnussen, invece, prestazione opaca e nelle retrovie.

FIA – Inaccettabile quanto accaduto ieri. Il cambiamento della classifica finale per la revisione delle penalità per track-limits, accettando la protesta di Aston Martin, pone l’accento su una situazione senza precedenti. Oltre 1200 le situazioni rivisitate, con annesse sanzioni ai singoli piloti e il buon Esteban Ocon (30 secondi) che è come se avesse disputato un’altra gara in pratica. Si dovrà rivedere in maniera importante questa regola e pensare, magari, al ritorno della ghiaia fuori dalla traiettoria, al fine di evitare questo spettacolo pietoso per tutti.

Foto: LiveMedia/Otto Moretti

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