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F1, GP Belgio 2023. Ferrari uscirà dalla mediocrità nella prima gara di casa per ‘Deus Max Machina’ Verstappen?

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Max Verstappen

Ultima tappa prima della pausa estiva per la F1. Inusualmente, il Gran Premio del Belgio sarà l’ultima scena del “primo tempo” del Mondiale, essendo stato anticipato di un mese rispetto all’abituale collocazione di fine agosto/inizio settembre. Tutti i riflettori saranno puntati su Max Verstappen, per il quale Spa-Francorchamps rappresenta in toto un appuntamento di casa. D’altronde il bi-campione del mondo ha doppia cittadinanza, essendo di madre belga.

Il Cannibale sta disputando una stagione sontuosa e mostruosa. Non è chiaro se sia più impressionante il fatto di averlo visto raccogliere 281 punti su un massimo teorico di 302, oppure la dinamica di averlo ammirato chiudere in testa 537 dei 680 giri sinora percorsi. Di certo c’è che ha vinto 9 gare su 11, inanellando una sequenza di 7 affermazioni consecutive a cominciare dal GP di Miami. Ormai l’obiettivo del 2023 è quello di polverizzare qualsiasi record. Quello di successi di fila (9) è detenuto da Sebastian Vettel ed è vecchio di un decennio. A Super Max mancano due tacche per pareggiarlo e tre per sorpassarlo.

Il leitmotiv ormai è chiaro. Se non capita un imprevisto, Verstappen è pressoché imbattibile. Tutto il resto è, francamente, contorno. Ferrari compresa. Le Rosse sono reduci da un Gran Premio d’Ungheria mediocre, chiuso al posto da Charles Leclerc e all’ da Carlos Sainz. Una gara, quella magiara, dove la Scuderia di Maranello è apparsa in disarmo totale. La SF-23 ringalluzzita a Montreal (solo la domenica) e a Spielberg (tutto il weekend), si è nuovamente afflosciata fra Silverstone e Budapest. Quale versione troveremo in Belgio? Ottima domanda, alla quale neppure gli uomini del Cavallino Rampante sanno rispondere.

F1, GP Belgio 2023: quando la prossima gara? Orari, programma e tv. Si corre a Spa-Francorchamps il 30 luglio

Non può essere altrimenti, in quanto la SF-23 è monoposto priva di qualsiasi solidità e oltremodo soggetta a sbalzi prestazionali. Descrizione per la verità alquanto lusinghiera. Una rappresentazione più corretta sarebbe quella di definirla una vettura inconsistente, capace di produrre qualche estemporanea fiammata di competitività, senza però essere in grado di essere costantemente al vertice. Peraltro, per “vertice”, si intende essere la principale alternativa a Red Bull, perché il Drink Team continua a volare a quote irraggiungibili per gli altri. A proposito, siamo a 12 vittorie consecutive (record assoluto nella storia della F1), 11 nella stessa stagione (pareggiato il primato della McLaren 1988) e 21 nelle ultime 22 gare.

In Belgio avrà una seria antagonista, come lo è stata la McLaren in Gran Bretagna? Sul piano della pura performance, il team di Woking non era così incisivo dal 2012 e Lando Norris sta dimostrando di non aver nulla da invidiare ai big del Circus. Il giovane britannico andrà alla caccia del terzo podio consecutivo, dopo essersi attestato alla piazza d’onore sia nel GP di casa che in quello magiaro. In ambedue i casi ha bagnato il naso ai connazionali di casa Mercedes, incostante proprio come la Ferrari, ma a un livello più alto.

In conclusione, i temi di Spa-Francorchamps sono presto detti. Max Verstappen si porterà a 8 affermazioni consecutive, ponendo le basi per mettere in discussione il record di Sebastian Vettel? Red Bull infilerà la sequenza vincente più lunga di sempre all’interno di una singola stagione? Se una delle due ipotesi non dovesse verificarsi, quale imprevisto avrà colpito il Drink Team? Nel qual caso, chi saprà approfittarne? Domenica 30 luglio le risposte.

Foto: LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

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