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F1, la Ferrari deve imparare dalla McLaren? Lavoro in silenzio, pochi proclami, podio e Max Verstappen impensierito per 5 minuti

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Lando Norris Max Verstappen

La prima vettura a impensierire seriamente la Red Bull in questo 2023 è stata la McLaren. Incredibile a dirsi solo poche settimane fa. Max Verstappen qualche dubbio lo avrà avuto al massimo per 5 minuti, però intanto oggi a Silverstone non ha potuto permettersi la consueta Promenade de Santè verso l’ennesimo successo. Anzi, ha dovuto gestire e prendere le misure a Lando Norris prima di deporre ogni sua ambizione.

Chapeau al team di Woking, assoluta rivelazione del weekend britannico. La crescita di rendimento della MCL60 è stata esponenziale. Qualcosa si era già intravisto settimana scorsa in Austria, quando è arrivata la prima tranche di evoluzioni. Il pacchetto completo è stato presentato nel GP di casa e i risultati si sono visti. Norris addirittura erettosi al ruolo di anti-Verstappen, Piastri finalmente convincente (terzo in qualifica, quarto in gara, con buona pace dei detrattori che già lo definitivano un “bidone”).

Quella vecchia volpe di Lewis Hamilton, a oggi l’ultimo pilota ad aver vinto un Mondiale con McLaren, non l’ha mandata a dire. “Messe fianco a fianco, adesso Red Bull e McLaren hanno pance molto simili. Però il trentottenne britannico non l’ha detto con cattiveria. Anzi, ha aggiunto “La soluzione funziona, sono fantastici”. Di certo, a Woking hanno preso ispirazione da Milton Keynes, ma cosa c’è di male? Da sempre in Formula 1 si imita chi va più forte di tutti.

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Forse altri team dovrebbero prendere ispirazione da chi, oggi, lascia Silverstone a testa altissima. Uno a caso, la Ferrari. Proclami da parte di McLaren? Zero. Profilo basso e silenzio assoluto. Solo tanto lavoro che, oggi, è stato ripagato. Soprattutto, da quelle parti non ci sono fronzoli. Delle teste sono metaforicamente rotolate già a stagione in corso. Sintomo di come non ci siano logiche politiche, bensì tanta concretezza.

Ora c’è grande curiosità per capire quale possa essere il valore della MCL60 tra Ungheria e Belgio, due tracciati agli antipodi e diversi in maniera differente rispetto a Silverstone, dove le monoposto arancioni hanno lasciato il segno. Se ne riparlerà più avanti, nel frattempo Zak Brown e soci si godono il primo podio del 2023 e la consapevolezza di aver lavorato alla grande. Altri, oggi noni e decimi, non possono dire altrettanto.

Foto: La Presse

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