Formula 1
F1, Maurizio Arrivabene torna a parlare della Ferrari: “Vasseur lo conosco da tempo, non è facile trovare i meccanismi”
Nella giornata di ieri, domenica 9 luglio 2023, Maurizio Arrivabene è tornato a parlare pubblicamente di Formula Uno e della Ferrari nel ruolo di ospite durante la trasmissione ‘Race Anatomy’ andata in onda su Sky Sport. L’ex team principal della Rossa (dal 2015 al 2018, prima di essere sostituito da Mattia Binotto) ha toccato diversi temi dell’attualità svelando anche degli aneddoti relativi ai suoi trascorsi in quel di Maranello. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
“Vasseur lo conosco da tempo, ha fatto grandi cose con Art e ha scoperto un campione come Leclerc. Quando ti trovi a Maranello non è semplice, l’organizzazione è diversa con tante persone da gestire. Il marchio è bello e pesante, c’è tanta pressione. Serve tempo per ambientarsi e capire i meccanismi, oltre a capire cosa rappresenta la Ferrari per l’Italia. Non è facile trovare i meccanismi. Ha fatto bene a non entrare con il piede a martello, prima bisogna conoscere le persone“, spiega il 66enne nativo di Brescia.
A proposito di Max Verstappen, dominatore attuale della F1: “Ci ha dato filo da torcere in passato, a volte ci ha fatto arrabbiare per dei tocchi alle nostre macchine. Mi ricordo Singapore, ma anche Austin con Kimi. Prima era molto umorale, faceva parecchi errori di gioventù. Adesso però l’ho visto davvero maturato, su una grande macchina”.
Non poteva mancare un commento sulla brutta gara della Scuderia nel GP di Gran Bretagna: “A Silverstone, da tifoso Ferrari, non sono soddisfatto del risultato. Però è chiaro che la squadra va sostenuta soprattutto nei momenti difficili. E’ facile quando si vince salire sul carro… In pista non ho mai escluso di duellare con i più forti, come fanno adesso. Sarebbe inaccettabile, bisogna sempre entrare in pista per rendergli la vita dura. Non ci si sdraia davanti all’avversario (il riferimento è soprattutto all’atteggiamento remissivo di McLaren e Norris nei confronti di Verstappen a inizio gara, ndr)“.
Sulla questione budget cap in F1: “Ci sono state discussioni infinite riguardo al budget cap, già ai miei tempi, per salvaguardare le squadre più piccole. Ma se l’obiettivo era quello di diminuire il gap tra i primi e gli ultimi, non è stato raggiunto. Davanti ci sono sempre i soliti“.
Arrivabene ha spiegato meglio infine una delle sue dichiarazioni più famose mentre si trovava al timone del Reparto Corse emiliano, quando dopo le qualifiche di Suzuka nel 2018 segnalò la mancanza di un ‘pistaiolo’ all’interno del team: “I pistaioli in F1? Ci sono. Vedono qualsiasi cosa, non solo i dati del computer. È come il tattico dell’America’s Cup, io non sono contro la tecnologia ma serve anche l’aspetto umano, di chi ha il senso della pista. Bisogna sempre avere un bilanciamento tra le due cose, avere un respiro più ampio“.
Foto: Lapresse