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Giro Donne 2023, oggi il giorno di riposo. Van Vleuten cannibale, dove può arrivare Gaia Realini

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Il Giro Donne 2023 si avvia verso la conclusione. Dopo il giorno di riposo odierno ci saranno ancora due tappe in Sardegna, che ci diranno chi sarà la vincitrice di questa trentaquattresima edizione. Anche se, a meno di improbabili crisi in questo weekend sardo non troppo duro, ad alzare il trofeo ad Olbia sarà con tutta probabilità Annemiek Van Vleuten.

L’olandese della Movistar è come il vino: più invecchia e più migliora. Nonostante i quarant’anni suonati si dimostra ancora come la ciclista più forte in circolazione, dominando anche questo Giro Donne. Tre tappe vinte in sei giornate, maglia rosa sulle sue spalle dall’inizio della corsa e successo ormai a portata di mano: una vera e propria cannibale.

Dietro non sembrano esserci atlete in grado di impensierirla, ma la lotta per il podio è bella agitata. E con l’assenza di Elisa Longo Borghini, ritiratasi dopo una brutta caduta, è riemerso tutto il talento di Gaia Realini (Lidl-Trek); già terza alla Vuelta Feminina di maggio, con una settimana in costante crescendo culminata con il successo di Laredo battendo proprio Van Vleuten ed il secondo posto a Lagos de Covadonga, ora rischia di replicare il podio anche sulle strade di casa. 

Impresa non impossibile, visto il minuto e dieci secondi di margine su Veronica Ewers, fino a ieri mattina seconda in classifica. E anzi, il pensierino al secondo posto di Juliette Labous (Team DSM-firmenich), distante solo ventinove secondi, potrebbe concretizzarsi in queste due tappe abbastanza mosse. Comunque vada, l’impressione è che Gaia possa essere il nome nuovo per le corse a tappe.

Foto: LaPresse

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