Calcio
Gli italiani che hanno lasciato la Serie A per trasferirsi all’estero. Tonali guida il plotone
Il calciomercato estivo prosegue spedito, oramai, da sabato 1° luglio. Tante, anzi tantissime le trattative e le voci di mercato: da qui sino alla chiusura di questa finestra il calderone ribollirà praticamente ogni giorno. Dando maggiormente un’occhiata alle società di Serie A, i venti club della Penisola sono abbastanza attivi e intraprendenti: si percepisce la voglia di costruire squadre solide e competitive per il 2023/2024. Ma, sin qui, non sono mancate cessioni eccellenti: cessioni che hanno visto trasferirsi italiani all’estero.
Partiamo subito dalla trattativa probabilmente più significativa ed emblematica di questa sessione di calciomercato: il trasferimento di Sandro Tonali dal Milan al Newcastle. L’ex Brescia sarebbe dovuto diventare un giocatore chiave per i rossoneri ma non sarà così. Il calciatore vedrà un grandissimo aumento per quanto riguarda il proprio ingaggio (percepirà 8 milioni di euro di ingaggio più 2 di bonus) e il suo contratto avrà una durata di 6 anni. Le casse del Milan poi, hanno sorriso e non poco: 80 milioni di euro, bonus inclusi.
Ma la fuga di talenti italiani non si è fermata a Tonali. Anche Guglielmo Vicario è approdato in Premier League ma al Tottenham. Il portiere classe 1996 ha dunque salutato l’Empoli per raggiungere gli Spurs. Il club toscano, da questa operazione, ha ricavato 20 milioni di euro più bonus. Ma non è finita qui. Mattia Zanotti, giocatore di proprietà dell’Inter, si è trasferito (seppur in prestito) al San Gallo, squadra svizzera. Infine non va dimenticato l’approdo di Destiny Udogie al Tottenham. L’esterno, dopo un anno in prestito all’Udinese, approderà agli Spurs.
La trattativa si è conclusa lo scorso anno ma il calciatore italiano è rimasto in Friuli. L’Udinese ha incassato 25 milioni di euro potenziali. Occhio perché gli italiani continuano a fare gola all’estero: un altro esempio è Federico Chiesa che piace in Premier, piuttosto che Berardi o Immobile. Vedremo, da qui al termine del calciomercato, se ci saranno altre “fughe” all’estero.
Foto: LaPresse