Ciclismo

Jonas Vingegaard sulle accuse di doping: “Carburante diverso da Armstrong. Prendo quello che do a mia figlia”

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Jonas Vingegaard si è reso protagonista di una prestazione maiuscola durante la cronometro individuale del Tour de France 2023. Il danese ha giganteggiato lungo i 22,4 km della prova contro il tempo che ha aperto la terza settimana della corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo. L’alfiere della Jumbo-Visma ha guadagnato ben 1’38” al suo grande rivale Tadej Pogacar e poi gli ha rifilato quasi sei minuti nella successiva frazione in montagna, ipotecando la maglia gialla e la conquista della seconda Grande Boucle consecutiva.

Due prove sopra le righe che ha generato una grossa mole di interrogativi e di dubbi tra gli appassionati di ciclismo, che si sono fatti delle domande: lo show di Vingegaard è tutto naturale o c’è qualcosa dietro? Jonas Vingegaard ha voluto rispondere nelle ultime ore attraverso la stampa. Al quotidiano belga Het Laatste Nieuws aveva dichiarato: “Capisco lo scetticismo. Capisco che sia difficile per alcune persone credere nel ciclismo visto quello che è successo in passato. Ma siamo tutti corridori diversi da allora. E posso dire con la mano sul cuore… Non prendo niente e non faccio niente di proibito. Non prendo niente che non darei a mia figlia”.

Il danese ha poi puntualizzato ai microfoni del quotidiano olandese NOS: “Posso dire che questi non sono tempi di Lance Armstrong. Corriamo con “carburante” diverso da quello di Armstrong. Lo sport è chiaramente diverso ora. Sono felice di aver vinto la tappa martedì e sono sicuro al 100% che nessuno mi toglierà mai quelle vittorie”. 

Foto: Lapresse

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